Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Luminoso esempio di fede”. Così il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha ricordato il metropolita Filaret, Esarca emerito patriarcale di tutta la Bielorussia, scomparso lo scorso 12 gennaio, all’età di 85 anni, dopo un lungo ricovero in ospedale avendo contratto il Covid-19. In una lettera indirizzata all’Esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, il metropolita Veniamin, il porporato ha espresso le sue condoglianze per la scomparsa di Filaret ed ha assicurato la sua preghiera, ringraziando Dio per il lungo servizio offerto in tanti anni.
Uomo del dialogo
“Durante il suo ministero, il metropolita Filaret, ha contribuito alla rinascita della vita ecclesiale – si legge nel testo – a ripristinare e a costruire nuove chiese e monasteri, a dare impulso alla formazione religiosa e ai programmi educativi nella chiesa della Bielorussia”. Fu uomo della riconciliazione tra cristiani dell’est e dell’ovest, “in particolare – scrive il cardinale Koch – rafforzò i legami fraterni tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica”, “costruendo una fruttuosa rete di amicizie spirituali con molti fratelli cattolici”. Domani nella cattedrale di Minsk, l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz celebrerà una Messa in suffragio del metropolita.