Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Il presidente della commissione elettorale del Kenya, Wafula Chebukati, ha proclamato nuovo presidente William Ruto, attuale vice presidente del Paese. Secondo i risultati ufficiali resi noti, Ruto ha ottenuto quasi 7,18 milioni di voti (50,49%) contro i 6,94 milioni (48,85%) del suo rivale, Raila Odinga, nelle elezioni tenutesi lo scorso 9 agosto. Vicepresidente del governo del presidente uscente Uhuru Kenyatta, ma rivale della sua coalizione, Ruto, 55 anni e più volte ministro del Paese, ha superato l’ex leader dell’opposizione Raila Odinga, appoggiato dallo stesso Kenyatta. Come quest’ultimo, Ruto era stato incriminato dal Tribunale Penale Internazionale dell’Aia in relazione ai disordini scaturiti in Kenya dopo le elezioni presidenziali del 2007, ma successivamente le accuse a loro carico furono ritirate.
Una settimana di scrutinio
I risultati erano attesi dunque da quasi una settimana, ma lo scrutinio era andato per le lunghe. Per giorni si era saputo solo che due candidati – Ruto e il leader dell’opposizione Raila Odinga – erano molto vicini al 50%, la quota necessaria per diventare presidenti al primo turno, senza passare dal ballottaggio. Secondo i dati ufficiali comunicati dal presidente della commissione elettorale, Ruto avrebbe ottenuto circa 20mila preferenze in più di Odinga, meno di un punto percentuale di distanza separa dunque i due candidati.
Un risultato “opaco”
Dopo la proclamazione è caos nel Paese, attraversato da proteste e scontri violenti: quattro membri della commissione (su sette, dunque la maggioranza) hanno obiettato infatti di non poter riconoscere i risultati. “Non possiamo assumerci la responsabilità del risultato che sarà annunciato”, ha detto ai giornalisti Juliana Cherera, il vice presidente della commissione, definendo lo stesso “di natura opaca”. Si registrano scontri e manifestazioni violente, e perfino incendi, in diversi quartieri della capitale, Nairobi, come Mathare, Kayole e Kibera, con pire di copertoni, strade bloccate e tafferugli. Secondo quanto riportano le agenzie, a Kisumu da ieri sera ci sono barricate e sassaiole, con la polizia che sarebbe ricorsa al lancio dei lacrimogeni per disperdere i manifestanti.