Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Sono 1009 i grandi elettori per la scelta del 13.mo presidente della Repubblica: nell’aula di Montecitorio sono convocati oggi 630 deputati, 315 senatori, 6 senatori a vita e 58 rappresentanti delle regioni. Sarà l’ultima volta che saranno così in tanti per eleggere il capo dello Stato, a causa del recente referendum con il quale si è ridotto di un terzo il numero dei parlamentari. Nel rispetto delle normative di prevenzione della pandemia, a Montecitorio si entrerà 50 alla volta, per evitare assembramenti. Previsto uno spazio apposito per i parlamentari positivi al Covid.
Alla ricerca di un’intesa
Da questa prima tornata ci si aspetta una valanga di schede bianche, non essendo ancora i partiti giunti ad un candidato condiviso. Ma i nomi si continuano a fare: dal Pd si rilancia il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e non si esclude l’ipotesi di un Mattarella bis. Dal centro destra, dopo la rinuncia di Silvio Berlusconi, si aspetta una rosa di nomi da proporre. Intanto, per il Quirinale si parla anche di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Dopo le prime tre votazioni, con maggioranza a due terzi, giovedì, quando forse la situazione sarà più chiara, si voterà a maggioranza assoluta.