Importanti sviluppi giudiziari nella tragedia di Brandizzo, in provincia di Torino, nella quale cinque operai sono morti travolti da un treno mentre erano al lavoro sui binari. Dalle indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza. Non si esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio plurimo e disastro ferroviario
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Sulla strage di Brandizzo si sta muovendo la magistratura. Due gli indagati, sopravvissuti agli incidenti. Si tratta di due responsabili che dirigevano il cantiere sopravvissuti all’evento. “Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza” nel corso dei lavori per la manutenzione dei binari, evidenzia la procura, che non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio plurimo e disastro ferroviario. Agli atti c’è una telefonata, ora agli atti dell’indagine con l’audio degli ultimi momenti di vita dei 5 operai investiti e uccisi. La conversazione verte sul nulla osta di inizio lavori che doveva essere consegnato per iscritto agli operai. In valutazione anche se l’avvio dei lavori stessi sia avvenuto prima dell’orario stabilito.
Un fondo per le famiglie delle vittime
Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, ha accolto la richiesta sindacale di istituire un fondo che servirà ad offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti. E’ quanto si legge in una nota, in cui l’azienda ricorda di aver incontrato le organizzazioni sindacali, per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria. Il fondo vuole essere un gesto di sensibilità e concreta solidarietà di Rfi.