Israele, minacce incrociate. L’Iran avverte: “Situazione fuori controllo”

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Sale e si allarga la tensione in Medio Oriente, con Teheran che annuncia di aver un piano di attacco contro Tel Aviv. In un confronto fra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e i leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia, unanime il sostegno a Israele, ma sottolineata la necessità del rispetto del diritto internazionale

Paola Simonetti – Città del Vaticano

L’Iran mette in guardia Israele e Stati Uniti: la situazione mediorientale rischia di diventare incontrollabile e il piano è di attaccare Israele su tutti i fronti. Non si è fatta attendere la risposta di Tel Aviv che ha dichiarato che la controffensiva sarà commisurata all’attacco ricevuto. Intanto ieri sera, 22 ottobre, si è svolto un vertice delle forze di sicurezza presieduto dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu mentre l’esercito ha annunciato di aver colpito alcuni obiettivi di Hezbollah in Libano.

“Legittima la difesa di Israele, ma si rispettino i civili”

Nel frattempo, in un confronto fra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e i leader di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia, è stato unanime il sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi, ma è stata anche ribadita la necessità di rispettare il diritto internazionale compresa la protezione dei civili.

Aiuti umanitari a Gaza 

Accolto con favore durante il vertice, l’arrivo dei primi convogli umanitari a Gaza. Su questo capitolo, il presidente Usa ha sottolineato di aver concordato con il premier israeliano Netanyahu, “un flusso continuo di aiuti nella Striscia”, con l’arrivo nelle prossime ore di almeno 15 camion per il trasporto di beni di prima necessità”. Nel vertice, chiesto anche il rilascio immediato degli ostaggi nelle mani di Hamas. Domani, atteso in visita in Israele il presidente francese, Emmanuel Macron.

Israele, no al cessate il fuoco con negoziati in corso su ostaggi 

Ma, sul capitolo aiuti umanitari, Israele fa sapere che questi non possono avere un impatto sullo smantellamento di Hamas. “Non ci sarà nessuna apertura ad una tregua a Gaza – ha dichiarato in una intervista alla Cnn un portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus – mentre Usa e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi ancora nelle mani di Hamas nell’enclave assediata. Sia Israele sia gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati “il più rapidamente possibile

Scontri in Cisgiordania, due le vittime

Intanto, escalation di violenza nel campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah, in Cisgiordania. Due palestinesi sono morti e quattro sono rimasti feriti in violenti scontri con l’esercito israeliano. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese, che ha identificato i due morti, uccisi “da proiettili”.