Israele: continueremo la guerra ad Hamas anche senza il sostegno internazionale

Vatican News

Il ministro degli esteri israeliano Cohen risponde indirettamente a Biden e all’Assemblea generale dell’Onu, che aveva approvato ieri una risoluzione non vincolante per un cessate il fuoco umanitario. Le vittime a Gaza salgono a 18.600, mentre sono dieci i soldati israeliani uccisi in un’imboscata. L’Unrwa: la gente nella Striscia non ha più tempo e opzioni

Michele Raviart – Città del Vaticano

“Israele continuerà la guerra contro Hamas con o senza il sostegno internazionale”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri Eli Cohen. “Un cessate il fuoco nella fase attuale”, ha affermato ai media israeliani “è un regalo all’organizzazione terroristica Hamas e le consentirà di ritornare e minacciare i residenti di Israele”. La dichiarazione di Cohen arriva all’indomani dell’approvazione a larga maggioranza di una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, quindi non vincolante, per un cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza. Poche ore prima del voto il presidente degli Stati Unite Joe Biden aveva affermato che Israele stava perdendo il sostegno internazionale a causa del “bombardamento indiscriminato su Gaza”.

Dieci soldati israeliani uccisi in un’imboscata

Il bilancio delle vittime, aggiornato dal ministero della salute della Striscia, guidato da Hamas, è stato aggiornato a 18.608 morti e oltre 50 mila feriti. Sette i palestinesi uccisi invece in un raid a Jenin, a nord della Cisgiordania. Dieci i soldati israeliani morti nelle operazioni di oggi, vittime di un’imboscata a Gaza City, in quella che è stata la giornata con più perdite per l’IDF. 113 sono i militari israeliani morti finora

Unrwa: la situazione a Gaza è la peggiore dal 1948

La popolazione di Gaza non ha più il tempo e le opzioni,perché deve affrontare bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto”. Lo scrive in un comunicato il commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e la popolazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, dopo essere rientrato dalla Striscia di Gaza. I civili dell’area, prosegue, “stanno affrontando il capitolo più oscuro della loro storia dal 1948. Ed è stata una storia dolorosa”.