Il ministro della Difesa israeliano ha ordinato di isolare la Striscia dopo gli attacchi terroristici di sabato scorso. Colpiti più di 500 obiettivi questa notte, con oltre centomila sfollati. Centinaia le vittime civili tra le due parti
Michele Raviart – Città del Vaticano
“Niente elettricità, niente acqua, niente gas”. “Niente cibo, niente benzina. Tutto è bloccato”. Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza”. Così il ministro della difesa israeliano Yoab Gallant ha annunciato l’ordine di procedere all’”assedio completo” della Striscia di Gaza, in risposta agli attacchi di Hamaa dello scorso sabato.
Colpiti 500 obiettivi nella notte
Dopo le operazioni di questa notte, in cui l’esercito israeliano ha colpito almeno 500 obiettivi nella Striscia di Gaza, in queste ore si stanno conducendo attacchi su larga scala su diversi centri strategici attribuiti ad Hamas, mentre da Gaza si continuano a sparare razzi verso il territorio israeliano. 300 mila i riservisti raggiunti nelle ultime 48 ore.
Centinaia i morti tra i civili
Su una popolazione di 2,3 milioni di persone, sono 123 mila gli sfollati, secondo l’ufficio umanitario delle Nazioni Unite. Quasi 550 i morti e 2300 i feriti Intanto il bilancio delle vittime israeliane uccise da Hamas sabato è salito a 800, tra cui 260 ragazzi riuniti per un rave party, 750 i dispersi, 130 gli ostaggi. Sirene di allarme anche a nord del Paese al confine con il Libano, con il governo di Beirut che afferma di aver avuto garanzie sul non intervento degli Hezbollah.