Lisa Zengarini – Città del Vaticano
Come ogni primo venerdì di Quaresima, dal 2017 ad oggi, anche il prossimo 19 febbraio, in Irlanda, si terrà l’annuale Giornata di preghiera per i sopravvissuti e le vittime di abusi sessuali, voluta da Papa Francesco su suggerimento di alcune vittime. Durante la giornata sarà letta una preghiera, mentre nelle cattedrali e in tutte le parrocchie del Paese verranno accese le “Candele dell’espiazione”, per “chiedere perdono come Chiesa per la sofferenza causata dall’abuso”.
Il dolore di monsignor Martin, primate della Chiesa irlandese
“Accendendo queste candele, ricorderemo i nostri fratelli, le nostre sorelle e le loro famiglie, che sono stati segnati a vita dagli abusi subiti”, spiega in una nota monsignor Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e presidente della Conferenza episcopale irlandese. “La loro fiducia – si legge ancora – è stata profondamente tradita e la loro fede è stata crudelmente messa alla prova dai responsabili degli abusi in seno alla Chiesa”. Il primate cattolico irlandese ricorda di avere avuto l’onore di incontrare diverse volte le vittime e i membri delle loro famiglie nelle quattro province dell’Irlanda: “Molti mi hanno parlato dell’importanza della preghiera e della necessità che la Chiesa sia aperta alla giustizia, ad espiare e a non dimenticarli mai. Mi sono sentito umile di fronte al loro coraggio e sopraffatto dalla loro generosità d’animo”. Monsignor Martin rinnova, quindi, l’invito alle diocesi e alle parrocchie irlandesi a partecipare all’iniziativa di preghiera e ad accendere anche quest’anno la “Candela dell’Espiazione” nelle cattedrali e nelle chiese di tutta l’Irlanda, sottolineando, inoltre, l’importanza di questo gesto per le vittime: “Sono convinto che la preghiera e il contatto con i sopravvissuti agli abusi sia una moderna opera di misericordia corporale e spirituale “.