Ior, il cardinale Schönborn nuovo presidente della Commissione di vigilanza

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L’arcivescovo di Vienna è stato designato a capo dell’organismo di controllo, nel quale entra il cardinale Tscherrig. Designati dal Consiglio di Sovrintendenza un nuovo vicepresidente e due consiglieri

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Dopo un decennio di presidenza del cardinale Santos Abril y Castelló, la Commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior) ha visto oggi, 25 ottobre, un passaggio di consegne al vertice, con la guida affidata ora al cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn, che della Commissione era membro dal 2014. Un consolidamento – viene definita la nomina in un comunicato dell’Istituto – del “lavoro svolto negli ultimi 10 anni “sotto la presidenza Abril y Castelló, “durante le fasi iniziali e più cruciali del percorso di trasformazione” dello Ior.

Le altre nomine

Nella Commissione entra anche il cardinale Emil Paul Tscherrig, già nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, mentre da parte sua il Consiglio di Sovrintendenza annuncia la nomina di Javier Marin Romano a vicepresidente. Romano è entrato nel Consiglio nel 2016 e dal febbraio 2020 è presidente del comitato Audit & Risk. Come membro del Consiglio, si legge nella nota, “ha svolto un ruolo di primo piano nel sostenere e guidare l’operato del direttore generale e del team esecutivo”. Oltre a Romano il Consiglio di Sovrintendenza annuncia anche la nomina dell’olandese Bernard Brenninkmeijer e del lussemburghese François Pauly come nuovi membri, definiti “professionisti di altissimo profilo con solide competenze nella gestione patrimoniale e nel retail banking a livello internazionale” – il primo attivo nel settore dell’asset management negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera, l’altro con esperienze maturate in varie posizioni dirigenziali ricoperte in Europa.

Risultati solidi e trasparenza

Nella nota il cardinale Schönborn ribadisce la volontà di proseguire “il percorso di rinnovamento tracciato da Papa Francesco, con l’obiettivo di mantenere e consolidare ulteriormente la professionalità, la trasparenza e la conformità dello Ior ai regolamenti internazionali”. Da parte sua il presidente del Consiglio di Sovrintendenza Jean-Baptiste de Franssu, nel ringraziare il cardinale Abril y Castelló per il suo lavoro, osserva che i progressi compiuti dallo Ior negli ultimi anni “sono alquanto straordinari, come confermato dall’ultima revisione del MONEYVAL, dal significativo incremento del numero di nuove relazioni di corrispondenza bancaria instaurate” e dal fatto stesso, aggiunge, “di aver soddisfatto tutti i criteri per l’iscrizione all’Area Unica dei Pagamenti in Euro, SEPA, e dalla forte performance delle soluzioni di investimento dello IOR”. Oggi, conclude, “la governance e la trasparenza dello IOR sono riconosciute come conformi ai più alti standard internazionali” e questo, Assieme ai “solidi risultati finanziari raggiunti”, consente all’Istituto, “in linea con la propria mission, di devolvere annualmente una porzione significativa dei propri utili alle “opere di religione” del Santo Padre”.