La Fondazione Centesimus Annus Pro Pontificie promuove per i giorni 20-22 giugno 2024 una conferenza internazionale in cui autorevoli studiosi ed esperti si interrogheranno sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in una prospettiva etica rivolta al benessere dell’umanità, alla cura della natura e alla pace. Nella giornata conclusiva è prevista l’udienza con il Papa e l’intervento del cardinale Parolin
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Per la conferenza internazionale 2024 che si terrà a Roma, presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, dal 20 al 22 giugno, la Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice che la organizza, ha scelto un tema di grande attualità: “Intelligenza Artificiale Generativa e Paradigma Tecnocratico: come promuovere il benessere dell’umanità, la cura della natura e un mondo di pace”. Il programma, informa un comunicato stampa, prevede nella prima giornata, giovedì 20, l’assemblea degli aderenti e le relazioni dei gruppi locali, mentre l’argomento della conferenza si svilupperà per tutta la giornata di venerdì con il contributo di autorevoli studiosi ed esperti della materia. Infine, sabato 21 è in programma l’udienza privata con Papa Francesco e il discorso del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.
Promuovere un uso etico dell’IA
L’obiettivo della conferenza, si legge nel comunicato, “è quello di esaminare i benefici e i problemi legati alla rapida e vasta evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA), con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale Generativa (AIGen” per contribuire “a promuovere un uso etico e sostenibile dell’IA per il benessere delle persone e dell’ambiente, superando il paradigma tecnocratico. La conferenza analizzerà sia le implicazioni etiche e sociali dell’IA sia le soluzioni pratiche da adottare per costruire un futuro in cui la tecnologia sia posta a servizio dell’umanità e del pianeta”.
Nella Laudato Si’ l’appello per la cura del creato
Punto di riferimento della conferenza è il Magistero di Papa Francesco. Nel testo si ricorda che il Pontefice “con l’enciclica Laudato Si’, ha lanciato un appello urgente per la cura del creato, sottolineando l’obbligo morale di proteggere l’ambiente e difendere i “più piccoli”. Il Papa ha evidenziato come il mondo fosse a rischio di sopravvivenza. La radice del problema è stata individuata nel comportamento umano, in particolare in un sistema economico orientato al profitto speculativo e al breve termine, alimentato dal paradigma tecnocratico”.
Nella Laudate Deum l’urgenza di una conversione
Il messaggio della Laudato si’ è stato poi ripreso e riaffermato nell’esortazione apostolica Laudate Deum, dove il Papa ha richiamato “la necessità di una profonda revisione dei nostri modelli di vita e di business, e del rapporto tra scienza, innovazione, economia e società”. Ha nuovamente posto l’accento, inoltre, sul “paradigma tecnocratico”, che negli ultimi anni ha fatto progressi enormi, basandosi su “un’ideologia ossessiva: aumentare il potere umano oltre ogni immaginabile, trattando la realtà non umana come una mera risorsa”.
L’Intelligenza Artificiale per il bene comune
La questione posta da Francesco all’attenzione della Comunità internazionale, si legge nel comunicato della Fondazione, “non è il rifiuto della tecnologia, ma il suo utilizzo per il bene comune”. Ed è guardando da questa prospettiva che il rapido progresso dell’IA pone sfide epocali. “Le capacità espanse dalla tecnologia – ha avvertito il Papa – danno a coloro che detengono il sapere e il potere economico un dominio impressionante su tutto il genere umano e sull’intero mondo”. Nel suo messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2024, il Papa ha collegato il tema dell’IA con quello della pace. C’è attesa inoltre, per quanto Francesco dirà ancora sull’IA al G7, il 14 giugno prossimo.
Molte le domande a cui si cercherà una risposta
Alla luce di tutto questo, la conferenza internazionale al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum cercherà di rispondere ad alcune domande di fondo: “A cosa serve l’IA? È possibile sviluppare ed usare l’IA in modo etico? È possibile realizzare il progresso tecnologico e scientifico come un cammino di pace? È possibile coniugare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generativa con il rispetto dei diritti delle persone, l’inclusione dei più fragili, la cura del pianeta rendendola uno strumento di integrazione tra mondi sempre più interconnessi e contrastando le crescenti disuguaglianze?” L’auspicio dei promotori è che questa iniziativa possa senz’altro “attivare un processo di ascolto, sensibilizzazione ed azione nel solco della Dottrina sociale della Chiesa”.