L’appuntamento questa sera, 28 ottobre, alle 20.30 nell’Auditorium della Conciliazione. L’evento si tiene a circa due mesi dalla visita del Papa nel Paese asiatico durante il viaggio apostolico del 2-13 settembre
Luca Collodi – Città del Vaticano
Questa sera a Roma, alle 20.30, presso l’Auditorium della Conciliazione, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, si terrà il concerto della Jakarta Concert Orchestra (JCO) in tourné in Italia con le sue Armonie Indonesiane. Si tratta di un’iniziativa culturale che vuole celebrare l’amicizia tra Indonesia e Santa Sede, a circa due mesi dalla visita del Papa a Jakarta, nell’ambito del viaggio del 2-13 settembre nel Sud-Est asiatico e in Oceania.
La festa dei giovani
Il concerto organizzato con la collaborazione delle ambasciate di Indonesia in Italia e Vaticano, si svolge nel giorno in cui l’Indonesia festeggia la Giornata dedicata ai giovani, nel ricordo dell’incontro di Papa Francesco con ragazzi e ragazze indonesiani promosso da Scholas Occurrentes e la Fondazione “5P Europe”. E proprio stamani il Papa ha ricevuto in udienza in Vaticano i componenti dell’orchestra sottolineando l’importanza del linguaggio musicale nel rapporto tra popoli e culture.
L’amicizia
Il concerto dell’orchestra indonesiana valorizza, inoltre, il rapporto di amicizia tra Indonesia e Italia, iniziato nel 1949 e sviluppatosi in vari settori tra cui economia, istruzione e cultura. L’ambasciatore italiano in Indonesia, Benedetto Latteri, ha descritto il concerto come “un riflesso dei forti legami diplomatici tra i due Paesi”.
Il concerto
L’appuntamento musicale presenterà arrangiamenti classici di canzoni indonesiane, offrendo al pubblico le tradizioni musicali del Paese asiatico. L’evento sarà diretto dal maestro Avip Priatna, fondatore della Jakarta Concert Orchestra, il quale ha sottolineato l’importanza di questo scambio culturale e ha spiegato che “il concerto Armonie Indonesiane introdurrà la musica indonesiana in arrangiamenti classici, offrendo l’opportunità al pubblico di sperimentare la ricchezza del patrimonio musicale asiatico in una formula che richiama profondamente la cultura mediterranea”.