Si sono concluse oggi, domenica 4 giugno, le operazioni di soccorso e recupero delle vittime dell’incidente avvenuto due giorni fa nello Stato indiano dell’Orissa. Il malfunzionamento di un segnale avrebbe causato il deragliamento del treno passeggeri che si è scontrato con un altro convoglio
Marco Guerra – Città del Vaticano
È salito a 288 morti e 1.200 feriti il bilancio della sciagura ferroviaria avvenuta venerdì 2 giugno in India, la peggiore degli ultimi due decenni nel Paese asiatico. Oggi, domenica 4 giugno, mentre al termine dell’Angelus Papa Francesco assicurava le sue preghiere e la sua vicinanza per i feriti, le vittime e i loro parenti, sta emergendo che le cause dello scontro tra i due treni passeggeri sono da imputare ad un guasto di un segnale.
Il difficile lavoro dei soccorsi
I soccorritori inviati alla stazione ferroviaria di Bahanaga, nello Stato di Orissa dove si è verificata la tragedia, hanno lavorato incessantemente fino a questa mattina, quando le operazioni sono state dichiarate concluse, per trarre in salvo 2 mila passeggeri coinvolti nello scontro. Molti dei 1.200 feriti portati nei tre ospedali della zona sono in gravi condizioni.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, il Coromandel Express, un treno nuovo e veloce diretto a Chennai, ha sbagliato lo scambio all’ingresso in stazione, è entrato in un binario morto e si è schiantato su un convoglio merci rovesciandosi. In quel momento arrivava, in direzione opposta, un altro espresso superveloce, il Bengaluru-Howrah, che è andato ad accavallarsi sul Coromandel deragliato sul suo binario. I treni passeggeri si muovevano a velocità vicine ai 130 km/h. Le ferrovie indiane affermano di trasportare più di 13 milioni di persone ogni giorno. Ma il monopolio statale ha registrato gravi livelli di insicurezza negli ultimi anni a causa della vetustà delle infrastrutture.
Condoglianze dai leader del mondo
Il primo ministro Narendra Modi – che il prossimo anno deve affrontare le elezioni presidenziali per un terzo mandato – sabato 3 giugno ha visitato la scena del disastro per parlare con i soccorritori, ispezionare il relitto e incontrare alcuni dei feriti. “L’obiettivo è che entro mercoledì mattina l’intero lavoro di restauro sia completato e i binari dovrebbero funzionare”, ha dichiarato il ministro delle Ferrovie Ashwini Vaishnaw. Intanto il governo ha stabilitò che le famiglie delle vittime riceveranno un milione di rupie (circa 12 mila dollari) di risarcimento, i feriti gravi saranno risarciti con 200 mila rupie. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro britannico Rishi Sunak e il presidente francese Emmanuel Macron hanno espresso le loro condoglianze.