Dopo l’incontro con il Papa, Katalin Novàk si è trattenuta a colloquio con il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin e con monsignor Mirosław Wachowski, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati. Tra gli argomenti dibattuti: il conflitto in Ucraina e la situazione dei cristiani perseguitati nel mondo
Vatican News
Il Papa ha ricevuto oggi in udienza la presidente della Repubblica d’Ungheria, Katalin Novàk, che successivamente ha incontro il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Mirosław Wachowski, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Il conflitto in Ucraina e i cristiani perseguitati nel mondo
Nel corso del cordiale incontro in Segreteria di Staot, si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, “dopo aver evocato il Viaggio Apostolico a Budapest, svoltosi dal 28 al 30 aprile 2023, si è parlato di alcuni temi di interesse comune, come la famiglia e i valori cristiani”. “Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora –si è soffermati sulla guerra in Ucraina, con speciale riferimento alla situazione umanitaria, nonché agli sforzi per porre termine al conflitto. Infine, si è fatto cenno al tema della libertà religiosa e alla situazione dei cristiani perseguitati nel mondo”.
Lo scambio dei doni
Al termine dell’udienza con il Papa c’è stato il consueto scambio di doni. Francesco ha donato alla presidente il Messaggio per la Pace di quest’anno, i Documenti del Pontificato, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV e una scultura in bronzo ‘Siate Messaggeri di Pace’. I doni della signora Novàk a Francesco sono stati un cofanetto contenente regali vari tra cui vino da messa e oggetti sacri, un’icona proveniente dalla Transcarpazia, regione ucraina di minoranza ungherese., album di fotografie del viaggio del Santo Padre in Ungheria nell’aprile scorso. In una seconda copia dell’album, che la Presidente riporta in Ungheria, il Papa ha scritto una dedica: Ringrazio la Presidente Katalin Novak per questo volume che ricorda la mia visita in Ungheria. Dal suo paese si diffonda un messaggio di pace per l’Europa ferita dalla guerra. Con la mia benedizione, rinnovo l’augurio di unità e fraternità. Fraternamente, Francesco