Alessandro Guarasci – Città del Vaticano
Il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, è stato chiamato dal presidente Putin per tentare di dare una svolta alle operazioni militari in Ucraina, dopo la riconquista di alcune città nell’est da parte dell’esercito di Kyiv. Mosca “sta attuando molti cambiamenti”, commenta la Casa Bianca. La battaglia in corso in queste ore per il controllo delle città di Soledar e Bakhmut è la “più sanguinosa” dall’inizio dell’invasione, secondo fonti ucraine.
La guerra dell’informazione
Intanto il capo del gruppo Wagner, formato da miliziani che affiancano l’esercito russo, ha ribadito che le sue forze hanno “completamente conquistato” proprio la città mineraria ucraina orientale di Soledar. Morti circa 500 soldati filo-ucraini. Sempre Wagner afferma di aver trovato il corpo senza vita di uno dei due volontari britannici dichiarati dispersi. La conquista di Soledar è una notizia falsa, dice il presidente Zelensky, e sulla stessa linea il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. E si terrà il 17 gennaio una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata alla questione ucraina, convocata su iniziativa di Mosca.