In serata i primi scambi di prigionieri tra Israele e Hamas

Vatican News

Quattro giorni di tregua per procedere allo scambio degli ostaggi e permettere l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia. Ma Israele averte: la guerra non è finita

Stefano Leszczynski – Città del Vaticano

Sarano rilasciati alle 17 ora italiana i primi 13 ostaggi di Hamas prigionieri nella Striscia di Gaza. Anche l’amministrazione penitenziaria israeliana ha avviato il processo di liberazione dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati come parte del cessate il fuoco negoziato con Hamas. La tregua, dunque, regge anche se  le forze israeliane hanno messo in guardia i palestinesi dallo spostarsi verso il Nord della Striscia avvertendo che “la guerra non e’ ancora finita” e la parte settentrionale di Gaza resta una zona di combattimento.

La battaglia nella notte

La tregua tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza è entrata in vigore questa mattina all’alba e dovrebbe portare al rilascio di 13 ostaggi israeliani nel pomeriggio. Il cessate il fuoco secondo gli accordi dovrebbe avere una durata di 4 giorni. E’ la prima pausa umanitaria di questa guerra arrivata ormai al 49mo giorno, con i combattimenti che sono proseguiti ancora nella notte e fino a due ore prima dell’entrata in vigore della tregua. Fulcro delle operazioni militari: l’ospedale indonesiano dove sono ancora in cura 200 pazienti e dove una donna sarebbe rimasta uccisa.

Gli ostaggi e gli aiuti umanitari

Da stamane Hamas ha confermato “la completa cessazione delle attività militari” ed ha concordato che rilascerà in tutto una cinquantina di ostaggi in cambio della liberazione di 150 palestinesi prigionieri in Israele. Il gruppo dei primi 13 israeliani che saranno liberati oggi  varcheranno il valico di Rafah al confine con l’Egitto e saranno poi trasferiti in aereo in Israele, mentre i detenuti palestinesi verranno trasferiti al checkpoint di Beituniya in Cisgiordania. Intanto, è arrivata la conferma che quattro camion di carburante e quattro di gas per uso domestico sono entrati questa mattina dal valico di Rafah tra Egitto e Gaza per la popolazione della Striscia.