Francesca d’Amato – Città del Vaticano
Nel giorno dell’Epifania, bambini e Re, hanno sfilato nel tradizionale corteo dei Tre Magi in 800 località della Polonia. Sullo sfondo di una Varsavia grigia e nuvolosa, spiccavano i costumi dei Tre Magi, vestiti di lucenti tonalità rosse, verdi e blu. In Polonia, l’Epifania è un periodo dell’anno molto atteso e una festa intensamente celebrata e, per questa ragione, è una giornata libera dal lavoro. In molte città del Paese, hanno sfilato cortei colorati, per celebrare il viaggio intrapreso dai Magi, per poi recarsi a Betlemme ad adorare Gesù. Si tratta della quindicesima edizione del corteo. Ogni anno vi partecipa un numero sempre maggiore di persone, e quest’anno tra luci, colori, ambientazioni e costumi variopinti, i partecipanti hanno raggiunto il numero di 1.5 milioni. A loro è giunto il saluto di Papa Francesco all’Angelus: “Estendo il mio pensiero anche al ‘Corteo dei Re Magi’ che oggi si svolge in tante città e villaggi della Polonia”, ha detto il Pontefice.
I presenti alla marcia hanno ricevuto corone colorate di carta e libretti di canti natalizi. Residenti e turisti sono stati coinvolti in quella che è una delle più grandi e colorate esperienze del Natale e dell’Epifania. La rappresentazione polacca è unica nel suo genere ed è considerata come la più grande interpretazione natalizia al mondo che ha luogo per le strade.
Un messaggio per l’Ucraina
Quest’anno la sfilata dei Tre Magi, ha voluto rendere omaggio all’Ucraina, lanciando un messaggio di coesione e speranza. Cosi come il 6 gennaio i Re Magi portano doni a Gesù Bambino, quest’anno i regali che il corteo polacco ha voluto offrire, è stato un augurio per il popolo ucraino. Sono state numerose le mamme ucraine che quest’anno hanno preso parte alla manifestazione, insieme ai loro bambini, per vivere la magia del Natale. I canti natalizi sono stati intonati in lingua polacca e anche ucraina, per ridare voce ad un popolo che sta vivendo un Natale drammatico e diverso dagli altri. Ai numerosi ucraini radunati a Varsavia, il vescovo ausiliare Michał Janocha ha detto in ucraino: “Auguriamo a voi e alla vostra Patria la pace che è più potente della guerra e la speranza, che è più forte della morte”.
Una guida verso Cristo
“È stata la stella a mobilitare i Re Magi da Oriente nel loro viaggio – hanno sottolineato gli organizzatori del corteo dei Tre Magi – ognuno di noi ha bisogno di buone guide nel proprio cammino, che indichino la direzione giusta nella via verso Cristo”. Il motto dell’edizione 2023 è infatti “La stella ci guidi”, la simbolica cometa che ha portato verso la nascita di Gesù. Il messaggio è affidarsi a una guida che possa portare ognuno di noi, a percorrere il giusto percorso verso la fede, come hanno fatto i Re Magi il giorno della nascita di Gesù. Il presidente della Repubblica Polacca Andrzej Duda, ha riservato speciali parole di riconoscimento e ringraziamento, verso i partecipanti e gli organizzatori della manifestazione. Duda ha sottolineato come la manifestazione artistica, contribuisca alla rinascita e alla diffusione delle tradizioni del presepe di strada polacco, e alla riscoperta dei canti natalizi del XXI secolo. Il presidente ha voluto inoltre far emergere la necessità di dare importanza al presepe vivente, che contribuisce a rafforzare l’identità e i legami familiari, attraverso una manifestazione coraggiosa della fede cristiana, nelle strade e nelle piazze delle città polacche.
I cortei nel resto del mondo
“Quest’anno sono stati annunciati 753 Cortei dei Re Magi in Polonia e qualche decina in Paesi quali Germania, Gran Bretagna, Francia, Camerun, Ruanda e Zambia. I cortei ogni anno hanno radunato circa 2 milioni di persone, un milione per le strade e un altro milione davanti alla televisione”, ha affermato Piotr Giertych, direttore del Consiglio della Fondazione Cortei dei Tre Re Magi. Anche a Milano, in Italia, il corteo dei Re Magi ha attraversato il centro della città, tornando a svolgersi “a pieno regime” dopo le restrizioni della pandemia da Covid-19. A sfilare per le strade del Capoluogo lombardo, sono stati oltre cento figuranti, in costumi da pastori, dame, fanti, cavalieri e Re Magi, in pieno centro.