Chiesa Cattolica – Italiana

In Europa secondo Natale in pandemia. Le nuove misure in Italia

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Ormai i contagi giornalieri volano con cifre a quattro zeri. Spagna e Grecia tornano ad adottare l’uso delle mascherine all’esterno. Più ampie le misure varate ieri nel nuovo decreto del governo Draghi per l’Italia, dove ieri si sono registrati oltre 44 mila 500 contagi e 168 decessi. Vietati, fino al 31 gennaio prossimo, feste, concerti ed eventi che implichino assembramenti in spazi aperti. Fino alla stessa data obbligatorio indossare la mascherina all’aperto anche nelle cosiddette zone bianche, mentre da subito saranno obbligatorie le Ffp2, non più le cosiddette chirurgiche, sui mezzi pubblici, al cinema, a teatro, allo stadio, nei locali di intrattenimento con musica dal vivo o in locali simili. Negli stessi luoghi sarà vietato il consumo di cibi e bevande sempre fino al 31 gennaio.

Il nuovo green pass

Modifiche sulla validità del super green pass, ovvero quello in possesso dei soli vaccinati e dei guariti dal coronavirus: a partire dal 1° febbraio la certificazione sarà valida per sei mesi e non più per nove. Sarà necessario mostrare il documento, fino al 31 marzo, nei bar, nei ristoranti e nei locali al chiuso, anche per mangiare e bere al bancone. Il super green pass sarà necessario anche per l’accesso a palestre, piscine, centri termali e centri sociali. Infine, le discoteche e le sale da ballo rimarranno chiuse fino al 31 gennaio. Anche i controlli saranno più frequenti e rigorosi. Negli scali aeroportuali e marittimi saranno effettuati tamponi, anche a campione. Queste le principali misure adottate che ci si augura possano frenare l’andamento dei contagi per ora in progressivo aumento in tutto il continente europeo.

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