Decano della Facoltà di Filosofia alla Salesiana, e già rettore della Salesiana, 57 anni, il religioso è membro dell’Avepro, l’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche
Vatican News
È un giovane prefetto l’uomo che il Papa ha posto ai vertici di una delle più antiche istituzioni vaticane, la Biblioteca Apostolica, scrigno di tesori documentali, non solo librari, che vanta oltre sei secoli di storia. Don Mauro Mantovani – che Francesco ha nominato oggi a succedere a monsignor Cesare Pasini – ha da poco compiuto 57 anni ed è originario di Moncalieri, nel torinese. È entrato fra i salesiani alla fine degli anni Ottanta e nel ’94 è stato ordinato sacerdote, più tardi ha conseguito il Dottorato in Filosofia e Lettere presso l’Universidad Pontificia de Salamanca (Spagna) e nel 2011 anche il Dottorato in Teologia Tomistica presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum a Roma.
Ha insegnato nell’università della sua Congregazione in cui fra l’altro è stato decano della Facoltà di Filosofia e della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale per poi arrivare a ricoprire la carica di rettore. Attualmente, fa parte della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e del Comitato scientifico dell’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (Avepro).
La Biblioteca Apostolica Vaticana, si legge nella Praedicate Evangelium, è un insigne strumento della Chiesa per lo sviluppo e la divulgazione della cultura, a supporto dell’attività della Sede Apostolica. Ha il compito, attraverso le sue varie Sezioni, di raccogliere e conservare un patrimonio ricchissimo di scienza e di arte e di metterlo a disposizione degli studiosi che ricercano la verità.