Nella Basilica Vaticana, l’ordinazione episcopale presieduta dal cardinale Piacenza che, nell’omelia, ha esortato il nuovo vescovo ad assumere uno sguardo attento agli altri e a lasciarsi guidare dall’amore di Cristo
don Paweł Rytel-Andrianik e Artur Hanula – Città del Vaticano
La vocazione al ministero episcopale è una ulteriore chiamata ad avere lo sguardo del Signore, attento ad ogni fratello e sorella, uno sguardo carico di misericordia e perdono. È uno dei passaggi dell’omelia del cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore emerito, nella Messa di consacrazione di monsignor Krzysztof Nykiel, Reggente della Penitenzieria Apostolica, avvenuta ieri, 22 giugno, nella Basilica di San Pietro. Insieme a lui hanno concelebrato il cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore e monsignor Władysław Ziółek, arcivescovo emerito di Łódź. Era presente anche il vescovo Marek Marczak, segretario generale della Conferenza episcopale polacca.
Il cardinale Piacenza ha ribadito che lo sguardo del Signore rivolto agli altri monsignor Nykiel lo ha potuto “apprendere negli anni di servizio alla Penitenzieria” ma che oggi, diventando vescovo, sarà ancora più orientato dalla grazia che questo ministero comporta. “La consacrazione episcopale si innesta nell’ordinazione presbiterale e in quella diaconale, ma in primo luogo nel dono gratuito del santo Battesimo”.
“Se per voi sono vescovo, con voi sono cristiano”
“La chiamata – ha aggiunto il porporato – è sempre un lasciarsi possedere dall’amore di Cristo”, non vivere più “per se stessi, ma per Colui che è morto e risorto”; è una chiamata a non guardare “più nessuno alla maniera umana”. Il cardinale ha poi ricordato le parole di Sant’ Agostino ai cristiani di Ippona, nell’anniversario della sua ordinazione episcopale: “Se per voi sono vescovo, con voi sono Cristiano, mentre uno è il nome dell’ufficio, l’altro è nome della grazia; uno del pericolo, l’altro della salvezza”.
Gratitudine del nuovo vescovo
Al termine della celebrazione, il vescovo Krzysztof Nykiel ha rivolto parole di ringraziamento innanzitutto a Dio, per “tutto ciò che la sua misericordia ha fatto e continua a fare per me – ha sottolineato -, soprattutto oggi, quando attraverso la preghiera di consacrazione della Chiesa e l’imposizione delle mani, ha voluto darmi la pienezza del sacerdozio ministeriale”. “Vorrei esprimere il mio umile e sincero ringraziamento innanzitutto a Papa Francesco per la fiducia che ha riposto in me e per avermi ritenuto degno di entrare a far parte del collegio apostolico”. Scelto il motto che è:”Patris Corde” (“Con cuore di Padre”), riferito alla lettera apostolica di Papa Francesco per il 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe come patrono della Chiesa universale.
Un vescovo con esperienza di servizio nella Santa Sede
Il vescovo Krzysztof Józef Nykiel è nato il 28 febbraio 1965 a Osjaków, in Polonia. Ordinato sacerdote il 9 giugno 1990 per l’arcidiocesi di Łódź, ha conseguito la laurea magistrale in Teologia presso l’Accademia Teologica di Varsavia (1990) e il dottorato in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma (2001). Ha lavorato presso il Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari e la Congregazione per la dottrina della fede. È stato anche segretario aggiunto della Commissione Internazionale d’Inchiesta su Medjugorje. Benedetto XVI lo ha nominato Reggente della Penitenzieria Apostolica nel giugno 2012 e nel maggio 2024 è stato nominato vescovo titolare di Velia da Papa Francesco.