Francesco ha ricevuto oggi Abdul Latif Jamal Rashid che, successivamente, ha incontrato il cardinale Parolin e monsignor Gallagher. La presenza della Chiesa in Iraq e il conflitto in Israele e Palestina al centro del colloqui in Segreteria di Stato
Vatican News
Questa mattina il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il presidente iracheno Abdul Latif Jamal Rashid. Quest’ultimo ha incontrato in seguito il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali.
Temi di interesse comune, si legge nel comuncato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, sono stati affrontati durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato, “avvalorando le buone relazioni bilaterali”. In modo particolare “si è ribadita la necessità che la Chiesa cattolica in Iraq possa continuare a svolgere la sua apprezzata missione e che si garantisca a tutti i cristiani iracheni di essere parte vibrante e attiva della società e del territorio, in particolare nella Piana di Ninive”.
Inoltre, si legge ancora, “ci si è soffermati su alcune tematiche internazionali, con particolare attenzione al conflitto in Israele e Palestina, e all’urgente impegno per la pace e la stabilità”. I colloqui iniziati alle 9.50 hanno avuto una durata di venticinque minuti. L’incontro è terminato alle 10.25.
Il Papa ha donato al presidente iracheno una fusione in bronzo che rappresenta un fiore che nasce, con la scritta “La pace è un fiore fragile”, il suo Messaggio per la pace di quest’anno e alcuni volumi dei documenti papali. Da parte sua Abdul Latif Jamal Rashid ha omaggiato il Santo Padre con una riproduzione in oro della ziggurat di Ur e con un abito papale, completo di talare, fascia e pellegrina.