L’organismo nato nel ’70 in occasione della Giornata della terra, che si celebra ogni anno il 22 aprile, lancia la sfida ai rifiuti plastici chiedendo un impegno su scala internazionale per una riduzione del 60% della produzione entro i prossimi 15 anni. Il focus sull’India, uno dei maggiori utilizzatori di questo materiale
Jessica Jeyamaridas – Città del Vaticano
Per la giornata della terra 2024 del 22 aprile, earthday.org ha lanciato la campagna mondiale “Planet vs Plastic” per eliminare la plastica per il bene della salute umana e planetaria, chiedendo una riduzione del 60% della produzione globale di plastica entro il 2040. L’India produce circa 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti plastici all’anno. Karuna Singh, direttore regionale di Asia Earthday Network definisce questa una sfida enorme per il Paese: “Siamo abituati a utilizzare questo materiale poiché è facile da trasportare ed è diventato qualcosa di essenziale nella nostra vita quotidiana. Ora per ridurlo dobbiamo andare tra le persone e spiegare loro che siccome non si decompone fino a 500 anni, ha effetti non solo sulla nostra salute ma anche su quella del pianeta. Dobbiamo pertanto sostituirlo con un’alternativa biodegradabile”. L’Earthday Network India Trust è stato lanciato nel 2010. Lo scopo dell’organizzazione è quello di condurre programmi pensati per diverse fasce d’età nel Paese, coinvolgere il pubblico, educare le persone sull’ambiente e agire per apportare cambiamenti positivi e sostenibili a protezione della terra.
Trees4Earth
Diverse sono le iniziative che Earthday Network India Trust porta avanti, tra queste troviamo “Trees4Earth”, l’iniziativa mira a ispirare le persone a piantare alberi per combattere il cambiamento climatico e ripristinare l’habitat. Il direttore di Earthday Network india ricorda che “in India e in altri Paesi del sud e del Sudest asiatico, le temperature stanno aumentando vertiginosamente, il livello dell’acqua sta scendendo, i raccolti si stanno esaurendo, i pesci stanno diminuendo, lo vediamo ovunque. Dobbiamo tutelare l’ambiente perché – continua Singh – è la casa di tutti, come ricorda Papa Francesco nell’enciclica Laudato sì. Dobbiamo fare qualcosa per far si che il nostro pianeta rimanga vivibile e un modo per farlo è piantare alberi, che non solo raffreddano l’ambiente ma attirano la pioggia che sostiene i suoli”. “Per sostenere il nostro ambiente – spiega ancora Singh – abbiamo promosso diverse attività come la piantumazione di alberi, la raccolta dell’acqua piovana e l’eliminazione dell’uso di sostanze chimiche in agricoltura”. Dal 2016 in India sono stati piantati oltre 900 milioni di alberi, grazie anche all’impegno di governi, ong, istituzioni accademiche, aziende e gruppi religiosi. L’organizzazione oltre alla piantagione di centinaia di milioni di alberi, dà sostegno agli agricoltori con pratiche agricole sostenibili e con l’avvio di progetti di alfabetizzazione climatica. Il fine è quello di portare le persone a una gestione responsabile dell’ambiente in cui vivono. Il direttore di Earthday Asia conclude con un auspicio: “Vorrei che le generazioni future fossero consapevoli, perché solo attraverso la consapevolezza è possibile aiutare il pianeta. Vorrei che fossero coscienti che è in gioco il loro futuro e che devono agire adesso, altrimenti sarà troppo tardi per gli esseri umani vivere in questa casa unica e comune che abbiamo”.
Un evento globale
La Giornata della Terra è un evento globale che mira a sottolineare l’importanza di proteggere l’ambiente. Si svolge il 22 aprile di ogni anno a partire dal 1970, grazie a Gaylord Nelson, senatore e ambientalista americano, e Denis Hayes, uno studente laureato all’ università di Harvard. Entrambi hanno ideato la Giornata della Terra come un modo per coinvolgere la popolazione locale e divulgare le questioni ambientali nell’agenda nazionale. L’evento oggi è diventato globale e coinvolge oltre un miliardo di persone di tutte le età in quasi 200 Paesi. “Celebrare la Giornata della Terra è spesso la prima azione ambientale per molte persone”, afferma Kathleen Rogers, presidente di Earthday.org.
Pianeta vs Plastica
Il tema del 2024, “Planet vs Plastic”, mira ad aumentare la consapevolezza sui danni dell’inquinamento plastico per la salute umana e planetaria. Gli eventi degli anni precedenti hanno trattato una serie di questioni ambientali, dal cambiamento climatico all’energia pulita, alla protezione delle specie e ai benefici della piantumazione di alberi. L’attenzione di quest’anno precede lo storico trattato delle Nazioni Unite sulla plastica, che dovrebbe essere approvato entro la fine del 2024. Cominceranno nei prossimi giorni ad Ottawa le negoziazioni per il quarto e penultimo ciclo di negoziati delle Nazioni Unite, l’INC-4, per un trattato globale sull’inquinamento da plastica, in particolare il divieto a livello globale per quei prodotti dannosi e non necessari.