Eugenio Bonanata e Giovanni Orsenigo – Città del Vaticano
Continuano ad affascinare centinaia di migliaia di lettori in tutto il mondo i testi del teologo Joseph Ratzinger. Un uditorio a cui si rivolge la giornata di studio organizzata alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma, giovedì 31 marzo, nell’ambito del convegno “La Chiesa nell’ecclesiologia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”. Il punto di partenza è il primo tomo del volume VIII° dell’Opera Omnia del Papa emerito, edito dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV), che s’intitola “Chiesa: segno tra i popoli” e che raccoglie numerosi suoi contributi sul tema della Chiesa, frutto di mezzo secolo di ricerca scientifica, di studio e di insegnamento.
“Pur essendo un libro ordinato in maniera sistematica – spiega il professor Pietro Luca Azzaro, co-curatore e co-traduttore del volume – ogni lettore, e non solo il teologo di professione, rimane impressionato dall’attualità dei contenuti trattati dall’autore”. In particolare, la carità, ovvero il tema dell’amore, “è il sole intorno al quale ruota tutto il pensiero di Ratzinger, dai primi passi del suo percorso intellettuale, fino alle ultime encicliche”. La Chiesa – prosegue – “è da un lato espressione dell’amore infinito e strabordante di Dio per l’uomo, ma dall’altro è un espressione macchiata dal peccato”. In tutte queste pagine – sottolinea il professore – il Papa emerito dice che “è vero che esiste una Chiesa dei peccatori, macchiata dagli scandali, ma esiste anche un’altra storia: la storia dei grandi Santi e della grande forza riconciliatrice della Chiesa”.
Il contributo al Vaticano II
Un altro importante momento trattato all’interno del volume è quello del Concilio Vaticano II, al quale il giovane Ratzinger partecipò prima in qualità di consulente teologico dell’arcivescovo di Colonia, il cardinale Josef Frings, e poi come perito del Concilio. Ed infatti, a seguito del 1965, il suo contributo si rivelò fondamentale nel rinnovamento della teologia e dell’ecclesiologia. “Il biografo del Papa emerito, Peter Seewald, – racconta Azzaro – una volta ha detto che uno dei più importanti contributi di Joseph Ratzinger è un piccolo articolo scritto quando era vice-parroco, che si intitola ‘I nuovi Pagani e la Chiesa’”. Era il 1959 e quasi tre anni prima dell’apertura del Vaticano II, il giovane teologo si era reso conto che “le Chiesa erano piene nel giorno delle grandi festività, ma Gesù Cristo non era più così vivo nei cuori dei fedeli”. E dunque, nei successivi cinquant’anni, la questione della trasmissione e dell’efficacia della fede nella vita di ogni giorno, sono state al centro del suo pensiero.
Uno stile ricco
La collana sul pensiero di Ratzinger è stata scritta nella lingua d’origine del Papa emerito. “L’edizione in tedesco – evidenzia il cardinale Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum – permette di scoprire quello che ha veramente detto il Pontefice, la cui ricchezza ridiede nello stile ricco, prezioso e mai banale”. Uno stile linguistico che non perde la sua forza nella traduzione in italiano. Ragionando sulla questione il professor Azzaro sottolinea che Ratzinger stesso “traduce dal greco al tedesco e anche dal latino al tedesco. E già questo evidenzia cosa egli si aspetti da un traduttore: che possa ridare ai testi quella carnalità e quella concretezza tipica della storia della fede e della trasmissione della fede che è fatta di un linguaggio molto concreto e luminoso, riflettendo l’esempio di Cristo che è una scia luminosa nella storia della Chiesa”.
Questi sono solo alcuni dei temi al centro della giornata di studio alla Santa Croce, aperta alle ore 9:15 dai saluti del rettore, il professor Luis Navarro, di Padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, e di Lorenzo Fazzini, responsabile Editoriale della Libreria Vaticana. A seguire gli interventi del professor Gianfranco Calabrese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale sul tema de “L’ecclesiologia di comunione”; il professor Philip Goyret della Pontificia Università della Santa Croce su “Primato ed episcopato”; il professor Paolo Prosperi della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo su “I movimenti ecclesiali”; il professor Rudy Albino de Assunção del Cento universitario “Cattolica di Quixada” su “La sinodalità”. A moderare la mattinata ci sarà la professoressa Pilar Río. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17:00, in programma c’è la relazione del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani su “La dimensione ecumenica nell’ecclesiologia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, e quella del professor Pablo Blanco dell’Universidad de Navarra su “L’ecclesiologia eucaristica in Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”.