Riprendono con oggi, 7 agosto, le udienze generali del mercoledì. Nella catechesi, Francesco prosegue la riflessione sulla presenza dello Spirito a cominciare dall’atto della Creazione per poi passare al Nuovo Testamento. Lo Spirito Santo è protagonista nell’Incarnazione del Verbo: Maria diventa Madre di Cristo ed è figura della Chiesa. Di fronte alle difficoltà il Papa invita a ripetere: “Nulla è impossibile a Dio”
Adriana Masotti – Città del Vaticano
L’azione dello Spirito Santo nell’opera della Redenzione, cioè di Gesù Cristo: nell’udienza generale di oggi, 7 agosto, nell’Aula Paolo VI, il Papa riprende il filo delle catechesi precedenti la pausa del mese di luglio, il cui titolo generale è: “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”. Il tema questa volta è lo Spirito Santo nell’Incarnazione del Verbo. Il Papa parla di Maria, sposa dello Spirito e figura della Chiesa, che dallo Spirito riceve la forza per annunciare la Parola di Dio dopo averla accolta.
Maria concepì per opera dello Spirito Santo
La riflessione del Papa parte dal dato fondamentale della fede posto dalla Chiesa, con il Concilio Ecumenico di Costantinopoli del 381, al centro del “Credo” e cioè la discesa dello Spirito Santo su Maria che per sua opera diventerà la Madre di Cristo. Questo l’annuncio dell’angelo. Francesco afferma:
Si tratta dunque di un dato di fede ecumenico, perché tutti i cristiani professano insieme quel medesimo Simbolo della fede. La pietà cattolica, da tempo immemorabile, ne ha tratto una delle sue preghiere quotidiane, l’Angelus.
Maria, figura della Chiesa
Si tratta, prosegue Francesco, dell’articolo di fede “che permette di parlare di Maria come della Sposa per eccellenza, che è figura della Chiesa“. La Lumen gentium, osserva il Papa, riprende questo paralellismo tra Maria che genera il Figlio “adombrata dallo Spirito Santo” e la Chiesa. Citando la Costituzione dogmatica afferma:
La Chiesa contemplando la santità misteriosa della Vergine, imitandone la carità e adempiendo fedelmente la volontà del Padre, per mezzo della Parola di Dio accolta con fedeltà, diventa essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da Dio.
“Come è possibile questo?”
Proseguendo sul parallelismo tra Maria e la Chiesa, Francesco sottolinea ancora che, come la Vergine ha prima accolto in sé Gesù per poi darlo alla luce, così la Chiesa prima deve accogliere la Parola di Dio “per poi darla alla luce con la vita e la predicazione”. Come fu per Maria “anche alla Chiesa di fronte a compiti superiori alle sue forze, viene spontaneo porre la stessa domanda: “Come è possibile questo?”.
Come è possibile annunciare Gesù Cristo e la sua salvezza a un mondo che sembra cercare solo benessere? Anche la risposta è la stessa di allora: “Riceverete la forza dallo Spirito Santo”. Senza lo Spirito Santo la Chiesa non può andare avanti, la Chiesa non cresce, la Chiesa non può predicare.
“Nulla è impossibile a Dio”
E non soltanto la Chiesa, ma ogni battezzato, ognuno di noi, afferma ancora il Papa, si trova a volte a chiedersi “come posso affrontare questa situazione?”. Sarà utile, dice, ricordare la risposta dell’angelo e conclude:
Fratelli e sorelle, riprendiamo allora anche noi, ogni volta, il nostro cammino con questa confortante certezza nel cuore: “Nulla è impossibile a Dio”. E se noi crediamo questo, faremo miracoli. Nulla è impossibile a Dio.