Il Papa ricorda il Curato d’Ars e invita a pregare per i sacerdoti

Vatican News

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

“Oggi, memoria di San Giovanni Maria Vianney, v’invito a pregare in modo particolare per i vostri parroci e per tutti i sacerdoti. Possano, ispirati dall’esempio del Santo Curato D’Ars, offrire le loro vite alla missione di predicare il Vangelo della salvezza”. È questa l’esortazione rivolta da Papa Francesco all’udienza generale, dopo la catechesi, nei saluti indirizzati ai fedeli di lingua portoghese  e francese ai quali non ha mancato inoltre di indicare san Giovanni, come “un testimone di amore, misericordia e solidarietà”. 

Una vita al servizio del popolo di Dio

Noto come “il Curato d’Ars”, Giovanni Maria Vianney nasce l’8 maggio 1786 a Dardilly, vicino Lione. Viene ordinato sacerdote all’età di 29 anni e nel 1818 viene mandato ad Ars, piccolo villaggio nel sudest della Francia, abitato da 230 persone. Dedica tutte le sue energie alla cura dei fedeli. È sempre disponibile all’ascolto e al perdono, trascorre fino a 16 ore al giorno nel confessionale. Ogni giorno, una folla di penitenti provenienti da varie località della Francia si confessa da lui. Ars viene rinominata “il grande ospedale delle anime”. Veglia e digiuna per contribuire all’espiazione dei peccati dei fedeli. “Vi dirò – dice ad un confratello – qual è la mia ricetta: do ai peccatori una penitenza piccola e il resto lo faccio io al loro posto”.  Muore il 4 agosto 1859, all’età di 73 anni. Le sue spoglie riposano ad Ars, nel Santuario a lui dedicato. Beatificato nel 1905 da Pio X, viene canonizzato nel 1925 da Pio XI che nel 1929.

Un modello per tutti i sacerdoti

Durante il suo Pontificato, il Papa ha più volte ricordato la figura del Santo Curato d’Ars. Nella lettera scritta il 4 agosto del 2019, in occasione del 160.mo anniversario della morte di  San Giovanni Maria Vianney, il Papa esprime incoraggiamento e vicinanza ai “fratelli presbiteri, che senza fare rumore” lasciano tutto per impegnarsi nella vita quotidiana delle comunità; a quelli che, lavorano in “trincea”; a quelli che ogni giorno ci mettono la faccia senza darsi troppa importanza, “affinché il popolo di Dio sia curato e accompagnato”. Un tratto distintivo della vita di San Giovanni Maria Vianney è quello della preghiera. All’Angelus del 4 agosto del 2019 Francesco ricorda inoltre che il santo Curato d’Ars è un “modello di bontà e di carità per tutti i sacerdoti”. “La testimonianza di questo parroco umile e totalmente dedito al suo popolo – aggiunge il Papa – aiuti a riscoprire la bellezza e l’importanza del sacerdozio ministeriale nella società contemporanea”.