Dopo la catechesi all’udienza generale che si è svolta in Aula Paolo VI, Francesco conclude con un nuovo pensiero per quanti soffrono a causa dei conflitti che stanno colpendo varie zone del mondo e ribadisce: gli unici a guadagnare sono i fabbricanti di armi. “Lottiamo contro la società dello scarto” è l’appello alla fondazione Telethon del Messico.
Michele Raviart – Città del Vaticano
Papa Francesco, ancora in ripresa dalla bronchite che lo ha colpito in questi ultimi giorni ha affidato le sue parole per la catechesi e per i saluti ai pellegrini di tutto il mondo a monsignor Filippo Ciampanelli officiale della Segreteria di Stato, ma trova l’energia per riaffermare con la sua voce la vicinanza a quanti nel mondo hanno bisogno di pace:
Non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono il dramma della guerra, in particolare le popolazioni dell’Ucraina, di Israele e di Palestina. La guerra sempre è una sconfitta. Nessuno guadagna, tutti perdono. Guadagnano soltanto i fabbricanti di armi.
Per quanto riguarda l’Ucraina, in particolare, Francesco si è rivolto ai pellegrini in lingua polacca – giunti a Roma per commemorare la beatificazione della famiglia Ulma – ricordando la Giornata della preghiera e dell’aiuto materiale per la Chiesa dell’Est della prossima domenica e ringraziando “tutti coloro che sostengono con le loro preghiere e le loro offerte la Chiesa in quei territori, specialmente nella martoriata Ucraina”.
L’appello a collaborare per le vittime di Acapulco
Un invito, rivolto ai membri di Fundacion Telethon, presenti in Aula Paolo VI e proveniente dal Messico, è quello di “collaborare per le vittime di Acapulco”, duramente colpita più di un mese fa dall’uragano Otis e “a includere tutte le persone con disabilità in Messico.” “Lottiamo contro la società dello scarto”, è l’appello del Papa, “difendiamo la dignità di ogni persona”.
Impariamo da Maria la piena fiducia nel Signore
A due giorni dalla solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Francesco ha poi sottolineato come la Madonna abbia “creduto all’amore di Dio e ha risposto col suo “sì”. Imparate da Lei la piena fiducia verso il Signore per testimoniare ovunque il bene e l’amore evangelico”.