Chiesa Cattolica – Italiana

Il Papa: palestinesi e israeliani hanno il diritto di vivere in pace, due popoli fratelli

In un videomessaggio diffuso dalla Rete mondiale di Preghiera, Francesco chiede preghiere per l’Ucraina e in particolar modo per la Terra Santa: “Le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti”

Vatican News

“Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo”. Francesco lo ripete incessantemente, per tutti i conflitti nel mondo, negli ultimi tempi volgendo lo sguardo in modo particolare a Ucraina e Terra Santa, luoghi per i quali gli appelli sono quotidiani, come quello odierno, affidato al videomessaggio realizzato dalla Rete mondiale di Preghiera del Papa, al quale lui stesso ha chiesto di organizzare una campagna speciale di preghiera per la pace nel mondo e in Terra Santa.

Tutti noi sentiamo il dolore delle guerre. Sapete che dalla fine della seconda guerra mondiale le guerre hanno imperversato in varie parti del mondo. Quando sono lontane, forse non le sentiamo con forza. Ce ne sono due molto vicine che ci fanno reagire: Ucraina e Terra Santa.

Due popoli fratelli

Quello che sta accadendo in Terra Santa, dice Francesco, “è molto pesante”.

Il popolo palestinese, il popolo di Israele, hanno il diritto alla pace, hanno il diritto di vivere in pace: due popoli fratelli.

Dialogo e negoziati per la pace

La richiesta è, ancora una volta, quella di implorare perché la pace torni in quell’area del mondo.

Preghiamo perché le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa.

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