Al termine dell’udienza generale, Francesco lancia un nuovo appello a pregare per la pace, elencando tutti i territori flagellati dai conflitti e dalle violenze: Ucraina, Medio Oriente, Myanmar, Nord Kiwu. E guardando alle recenti cronache di guerra, tra cui i sanguinosi attacchi di ieri nella Striscia di Gaza, esprime il dolore per la morte di minori e intere famiglie: “La guerra cresce. Nessuno vince, tutti perdono”
27/10/2024
Dopo la preghiera mariana dell’Angelus, il Papa ricorda i 75 anni dalle Convenzioni di Ginevra e rinnova la sua preghiera per la pace auspicando un risveglio delle coscienze: …
I Paesi che soffrono
“Preghiamo per la pace, la guerra cresce”, ha detto il Pontefice a fine udienza, elencando ancora una volta le zone del mondo flagellate dai conflitti per le quali, domenica scorsa all’Angelus, aveva chiesto il rsipettodella “vita” e della “dignità delle persone e dei popoli,” come anche “l’integrità delle strutture civili e dei luoghi di culto, in osservanza del diritto internazionale umanitario”.
Pensiamo ai Paesi che soffrono tanto: la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar, Nord Kiwu e tanti Paesi che sono in guerra
Nella guerra tutti perdono
“Preghiamo per la pace”, ha insistito il Papa. Lo ha ripetuto tre volte ai fedeli riuniti in Piazza, ma anche a quelli collegati in streaming da ogni parte del mondo. Quasi una litania perché i credenti di tutto il mondo non diano per scontato l’orrore. “Preghiamo per la pace. La pace è un dono dello Spirito e la guerra è sempre, sempre, sempre una sconfitta”.
Nella guerra nessuno vince, tutti perdono. Preghiamo per la pace, fratelli e sorelle… Preghiamo per la pace