Alessandro De Carolis – Città del Vaticano
Era il 19 marzo del 2016 quando il magistero papale sulla famiglia compiva un deciso passo in avanti. Pochi mesi prima, nell’ottobre 2015, il Papa aveva chiamato a Roma la Chiesa di ogni parte del mondo per riflettere in modo sinodale sulla “vocazione e la missione” del nucleo familiare. Da quell’assise, e da quel confronto, era scaturita l’esortazione apostolica Amoris laetitia che ora, cinque anni dopo, porta all’avvio di un anno speciale che Francesco ha intitolato proprio col nome del documento, come ha ricordato nel dopo Angelus:
Venerdì prossimo, 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, si aprirà l’anno della famiglia Amoris laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. Invito a uno slancio pastorale rinnovato e creativo per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società.
Amore sincero come nella Famiglia di Nazareth
Un appello alle istituzioni, ecclesiali e civili, ma anche un modello a cui ispirarsi. Il Papa indica in Gesù con Maria e Giuseppe l’esempio di fede e di forza da imitare da parte delle famiglie, che oggi scontano la durezza delle condizioni causate dalla pandemia.
Prego perché ogni famiglia possa sentire nella propria casa la presenza viva della Santa Famiglia di Nazareth che ricolma le nostre piccole comunità domestiche di amore sincero e generoso, fonte di gioia pur nelle prove e nelle difficoltà.
Tra i saluti finali quello ai tanti filippini radunati in Piazza San Pietro nel giorno della festa per i 500 anni dell’evangelizzazione del Paese, celebrati poco prima nella Messa solenne in San Pietro.