Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Una voce “capace di interpretare la realtà e i bisogni delle famiglie italiane, specialmente di quelle con più figli, che si trovano ingiustamente penalizzate”. Così Papa Francesco definisce il Forum delle Associazioni Familiari ricevuto in udienza, stamani, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Famiglie che testimoniano anzitutto la “gioia di essere famiglia”, ossia, spiega il Papa, il messaggio centrale dell’esortazione Amoris laetitia, quella gioia che può attraversare momenti felici e dolorosi, periodi più sereni e più difficili, a volte duri.
C’è una gioia che può attraversare tutte queste situazioni, perché sta a un livello più profondo, e che viene proprio dall’essere famiglia, percepito come dono, con un senso intimo di gratitudine. Una riconoscenza che si rivolge prima di tutto Dio, e poi ai nostri antenati, ai bisnonni, ai nonni, ai genitori; ma anche ai figli e ai nipoti, certo, perché i piccoli rigenerano l’amoris laetitia nei vecchi e negli adulti.
In dialogo con le istituzioni per il bene comune
E “se ogni famiglia ha il suo cammino e la sua storia”, è lo stile di semplicità e di servizio “con il quale genitori e figli, insieme ai nonni, agli zii, ai cugini cercano giorno per giorno di andare avanti” che testimonia proprio la gioia di essere famiglia, aggiunge Francesco, che in secondo luogo incoraggia il Forum a continuare a “stimolare una buona politica per le famiglie e con le famiglie”, “sulla base della dottrina e della prassi sociale della Chiesa”. Un impegno portato avanti attraverso il dialogo “con tutte le istituzioni responsabili delle politiche familiari”, nella ricerca del bene comune.
La famiglia cristiana – ma direi ogni famiglia fondata sull’amore – è aperta e attenta a ciò che accade fuori di casa, cerca di essere accogliente e solidale, a partire dalle situazioni di vicinato, di condominio, di quartiere, fino a quelle a livello sociale più ampio, come pure di altri Paesi e altri continenti. La famiglia è chiamata ad essere un fattore di fraternità, un fattore di amicizia sociale, radicata in un territorio e nello stesso tempo aperta al mondo.
Invertire la tendenza del tasso di natalità
Per il Papa l’impegno politico è poi “l’unica strada per arrivare a un’inversione di tendenza del tasso di natalità”, per superare l’inverno demografico.
L’ho detto, ma voglio ripeterlo: stiamo vivendo un inverno demografico grave e dobbiamo reagire con questo, con tutte le nostre forze, con il nostro lavoro, con le nostre idee per convincere. Il mio segretario mi ha detto che l’altro giorno, passava per la piazza di San Pietro e ha visto una signora con il carrello dei bambini… guardava i bambini, c’era un cagnolino dentro… È un simbolo, per questo lo dico. Ci vogliono figli. Abbiamo bisogno di figli.
Il Pontefice ringrazia, quindi, il Forum per le iniziative che cercano di far emergere di più il tema della natalità e per la vigilanza “sul lavoro delle istituzioni preposte”, fatta in maniera costruttiva, con “proposte realistiche e documentate, offrendo la consulenza di esperti al di sopra delle parti”.
Andate avanti su queste due strade: la testimonianza gioiosa dell’essere famiglia e l’impegno per una buona politica per e con le famiglie. Ma devo aggiungere: abbiate cura di voi stessi, come coppie e come famiglie! Prendetevi il tempo necessario per la preghiera, per il dialogo tra voi coniugi e con i figli, e per la vita comunitaria nella Chiesa.
L’esempio dei coniugi Beltrame-Quattrocchi
Le famiglie che vogliono impegnarsi a livello associativo e sociale devono “alimentare la vita spirituale e la spiritualità coniugale e familiare”, conclude Francesco che ricorda l’esempio dei coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, beati, e affida le famiglie alla protezione della Vergine Maria e di San Giuseppe.