Il Papa invita a pregare per il suo viaggio in Africa, provata da lunghi conflitti

Vatican News

A due giorni dalla partenza per la Repubblica Democratica del Congo e per il Sud Sudan, Francesco ringrazia quanti si adoperano per la preparazione della visita a lungo desiderata e sottolinea che vi si recherà “come pellegrino di pace e di riconciliazione”

Antonella Palermo – Città del Vaticano

“Da tanto tempo desidero visitare quei due Paesi che porto nel cuore in modo particolare e nei quali intendo recarmi come pellegrino di pace e di riconciliazione”

Terre provate da lunghi conflitti

Così Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus che precede il suo 40° Viaggio apostolico nel cuore del grande continente africano. Sono terre, quelle della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, osserva il Pontefice, provate da lunghi conflitti:

La Repubblica Democratica del Congo soffre, soprattutto nell’Est del Paese, per gli scontri armati e per lo sfruttamento; mentre il Sud Sudan, dilaniato da anni di guerra, non vede l’ora che finiscano le continue violenze che costringono tanta gente a vivere sfollata e in condizioni di grande disagio.

Il valore ecumenico della visita

Poi la precisazione del carattere ecumenico del suo pellegrinaggio: in Sud Sudan arriverà infatti insieme all’Arcivescovo di Canterbury e al Moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia.

Vivremo così insieme, da fratelli, un pellegrinaggio ecumenico di pace, per invocare da Dio e dagli uomini la fine delle ostilità e la riconciliazione.

La popolazione dell’est RD Congo è stremata

La cronaca dalla regione riferisce di uno scontro tra la Repubblica del Congo e il Ruanda che si fa sempre più aspro e a pagarne le conseguenze sono gli abitanti nel Nord Kivu, che da decenni vivono nel terrore e sempre in cerca di un luogo sicuro dove poter vivere. Scappano dai villaggi presi di mira dalle numerose bande di criminali che si mescolano alle milizie organizzate, l’esercito regolare congolese non riesce a fronteggiare i ribelli e spesso si fa complice delle stesse milizie. La forza di peacekeeping dell’Onu fatica a mantenere il controllo. Nella regione del nord Kivu i ribelli del gruppo M23 hanno tagliato le vie di collegamento vitali per il capoluogo della regione, Goma.

I timori di una vasta destabilizzazione dell’Africa orientale

Accuse reciproche tra Repubblica Democratica del Congo e Rwanda, di sostegno di questo o quel gruppo ribelle rendono il clima politico e sociale infuocato. In gioco ci sono le risorse minerarie di questa zona. La comunità internazionale teme che il conflitto si possa allargare con conseguenze destabilizzanti per tutta la regione dell’Africa orientale.

Le Chiese in Sud Sudan e la costruzione della pace

In Sud Sudan l’appartenenza alle diverse comunità di fede è un fattore unificante del tessuto e della vita sociale, in un contesto devastato e frantumato da decenni di guerre civili. Come sottolinea l’agenzia Fides, essa ha avuto un ruolo anche nel colmare distanze e contrapposizioni etniche che alimentano i conflitti. Nel corso degli anni, proprio attraverso questo canale sono nati tentativi di far partire negoziati di pace.