Il Papa: in Ucraina si soffre tanto, preghiamo perchè torni la pace

Vatican News

La sofferenza che si vive ogni giorno in Ucraina a causa della guerra e la necessità di invocare la grazia della pace. Francesco ne parla ai fedeli dopo la catechesi ricordando il valore del Rosario in questo mese dedicato a Maria

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Nei saluti ai pellegrini, al termine della catechesi dell’udienza generale di questo mercoledì, Papa Francesco torna alla guerra in corso in Ucraina e alla necessità di pregare per la sua fine. “Tutti noi chiediamo al Signore per la martoriata Ucraina, si soffre tanto, si soffre tanto lì. Preghiamo per i feriti, per i bambini, per quelli che sono morti, perché torni la pace”.

Ai polacchi: affidiamo al martire Bobola i problemi del mondo

Salutando i pellegrini polacchi, in particolare il gruppo impegnato nella difesa della vita della Fraternità “Małych stópek”, il Papa ricorda che ieri la Chiesa in Polonia ha fatto memoria di sant’Andrea Bobola, un sacerdote gesuita martire, e il suo pensiero va ancora alla guerra. “A lui – dice – affidiamo tutte le questioni difficili della vostra patria e quelle degli altri Paesi, in particolare la questione della pace in Ucraina”.

Recitiamo il Rosario per ottenere la pace

Infine, rivolgendosi ai fedeli di lingua araba, Francesco sottolinea il valore della preghiera, in particolare la richiesta di intercessione alla Vergine Maria, ricordando che specie nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, si recita il Rosario, “compendio di tutta la storia della nostra salvezza”. E conclude: “Il Santo Rosario e’ un’arma potente contro il male, e un mezzo efficace per ottenere la vera pace nei nostri cuori”.