Nei saluti del post Regina Coeli, Francesco chiede la cessazione delle violenze tra israeliani e palestinesi, perché con le armi “si distgrugge ogni speranza”. Nel ricordare l’odierna festa della mamma, il suo pensiero va alla martoriata Ucraina
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
La tregua diventi stabile e le armi tacciano. Francesco, nei saluti del post Regina Coeli, lancia il suo appello per il Medio Oriente dove è tornata la violenza:
In questi giorni abbiamo assistito di nuovo a scontri armati tra israeliani e palestinesi, nei quali hanno perso la vita persone innocenti, anche donne e bambini. Auspico che la tregua appena raggiunta diventi stabile, che le armi tacciano, perché con le armi non si otterrà mai la sicurezza e la stabilità, ma al contrario si continuerà a distruggere anche ogni speranza di pace
Maria allevi le sofferenze dell’Ucraina
Il Papa poi, prendendo spunto dall’odierna festa della mamma, e nel ricordare tutte le madri “che ancora sono tra noi e quelle che sono andate in cielo”, le affida a Maria, pensando al teatro di un altra drammatica guerra.
A Lei ci rivolgiamo chiedendo di alleviare le sofferenze della martoriata Ucraina e di tutte le nazioni ferite da guerre e violenze.
infine il saluto alla Caritas Internationalis, che ieri ha eletto il suo nuovo presidente, invitata da Francesco ad andare “avanti con coraggio sulla via della riforma”.