Nel dopo Angelus del giorno dell’Epifania, Francesco parla dei 60 anni dallo storico “storico gesto di fraternità compiuto a Gerusalemme” e guarda ai conflitti che stanno insanguinando Palestina, Israele, Ucraina e altri luoghi nel mondo intero. Il cordoglio per l’attentato in Iran e un saluto ai “ragazzi e bambini missionari” nella Giornata a loro dedicata
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Sull’esempio dell’abbraccio fraterno del 5 gennaio del 1954, a Gerusalemme, tra Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora – che segnò una svolta nei rapporti tra cattolici e ortodossi dopo un millennio di reciproche scomuniche – si preghi per la pace nel mondo. Francesco,
05/01/2024
Telegramma di Francesco, a firma del cardinale Segretario di Stato Parolin, per i familiari delle vittime e i feriti del doppio attentato del 3 gennaio, nei pressi del cimitero di …
La vicinanza all’Iran
Il Papa guarda anche alla terribile violenza che il 3 gennaio scorso ha colpito l’Iran, le esplosioni che nella città di Kerman hanno provocato oltre cento morti.
Esprimo la mia vicinanza al popolo iraniano, in particolare ai familiari delle numerose vittime dell’attacco terroristico avvenuto a Kerman, ai tanti feriti e a tutti coloro che sono colpiti da questo grande dolore.
La Giornata dell’Infanzia Missionaria
Francesco conclude ricordando che nel giorno dell’Epifania si celebra anche la Giornata dell’Infanzia Missionaria, e rivolge il suo saluto a tutti quei “bambini e ragazzi missionari del mondo intero”, ringraziandoli soprattutto per “il loro impegno nella preghiera e nel sostegno concreto all’annuncio del Vangelo e, in particolare, alla promozione dei ragazzi nelle terre di missione”.