Il Papa: i governanti evitino lo scontro e puntino con decisione alla pace

Vatican News

Dopo la preghiera dell’Angelus il Pontefice chiede di pregare per l’Ucraina, Palestina e Israele, e la Repubblica Democratico del Congo. Il suo pensiero è andato anche al padre francescano Manuel Blanco, scomparso due giorni fa a Roma. Tanti confessori e predicatori come lui, ha detto, onorano la Chiesa di Roma

Michele Raviart – Città del Vaticano

Papa Francesco continua a chiedere di pregare per la pace, al termine della recita dell’Angelus. Lo chiede due volte per la martoriata Ucraina, “che soffre tanto”, per il nord della Repubblica Democratica del Congo, per la Palestina e per Israele. Di Israele il Papa guarda una bandiera che sventola tra i fedeli in Piazza San Pietro. Dice di averla vista anche in mattinata appesa ad un balcone mentre era di ritorno dalla Chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon, nella zona Trastevere di Roma: “È una chiamata alla pace!”

Evitare ogni azione che alimenti lo scontro

Il Pontefice chiede anche l’intercessione dello Spirito sui potenti della terra affinché si arrivi a negoziare la pace:

Lo Spirito Santo illumini le menti dei governanti, infonda in loro saggezza e senso di responsabilità, per evitare ogni azione o parola che alimenti lo scontro e puntare invece con decisione a una soluzione pacifica dei conflitti

Il ricordo di padre Manuel Bianco

Dalla finestra del Palazzo Apostolico il Papa rende poi omaggio al suo confessore padre Manuel Bianco, francescano dell’ordine dei frati minori, scomparso tra la notte di giovedì 20 e la mattina di venerdì 21 giugno all’età di 85 anni. Padre Manuel per 44 anni ha abitato nella Chiesa dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon citata da Francesco. Il Pontefice lo ha definito come “superiore, confessore, uomo di consiglio”. “Ricordando lui”, ha detto, “vorrei fare memoria di tanti fratelli francescani, confessori, predicatori, che hanno onorato e onorano la Chiesa di Roma”.