Francesco celebra la Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, nella ricorrenza della 57.ma Giornata Mondiale della Pace, e indica Maria come modello per la Chiesa che “ha bisogno di riscoprire un volto femminile” e “fare spazio alle donne” e per il mondo che necessita di “guardare alle madri e alle donne per trovare la pace” e “uscire dalle spirali della violenza e dell’odio”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Rispettare, custodire, valorizzare ogni donna, ricordando che “chi ferisce una sola donna profana Dio, nato da donna”. Guardando a Maria, Madre di Dio e dell’umanità, Papa Francesco torna a invocare rispetto per ogni donna, per ogni madre, nella Chiesa, nel mondo e nella società. Nella Chiesa perché così essa riscopra il suo “volto femminile” e dia maggiore “spazio” alle donne per essere “generativa”; nel mondo perché recuperi lo sguardo umano e trovi vie di pace, uscendo dalle “spirali della violenza e dell’odio”; nella società perché accolga e non profani “il dono della donna, di ogni donna”.
Nel primo giorno del 2024, il Papa presiede nella Basilica Vaticana, alla presenza di circa 7 mila fedeli, la Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio nell’ottava di Natale e nella ricorrenza della 57.ma Giornata Mondiale della Pace che il Pontefice ha voluto dedicare al tema “Intelligenza artificiale e pace”.
Tempi vuoti
Tempi “vuoti di pace” quelli attuali, lacerati dalle guerre in ogni parte del mondo o da orribili fenomeni come i femminicidi. Tempi di “mancanze” e “solitudini” che ognuno sperimenta: “Vuoti che chiedono di essere colmati”. “Chi può colmarli se non Maria, Madre della pienezza?”, domanda Francesco nella sua omelia, intervallata da citazioni di Paolo VI, Tommaso da Celano, Lutero e della Lumen Gentium.
Quando siamo tentati di chiuderci in noi stessi, andiamo da lei; quando non riusciamo a districarci tra i nodi della vita, cerchiamo rifugio in lei. I nostri tempi, vuoti di pace, hanno bisogno di una Madre che ricompatti la famiglia umana
Il Papa invita a dirigere lo sguardo verso la Madonna così da diventare “costruttori di unità”: “Facciamolo con la sua creatività di Madre, che si prende cura dei figli: li raduna e li consola, ne ascolta le pene e ne asciuga le lacrime”.
Maria, al cuore del tempo
Maria, scandisce il Papa, “è la via scelta da Dio” che “si fa uomo e lo fa nel segno di una donna”. Lei è “il punto di arrivo di tante persone e generazioni che, ‘goccia dopo goccia’, hanno preparato la venuta del Signore nel mondo”. La Vergine sta dunque “al cuore del tempo” perché “a Dio è piaciuto far svoltare la storia attraverso di lei, la donna”.
Al principio del tempo della salvezza c’è dunque la Madre di Dio, la nostra Madre santa
Dogma di speranza
“È bello”, afferma Papa Francesco, “che l’anno si apra invocandola”; ed “è bello” che il Popolo di fedeli “proclami con gioia la Santa Madre di Dio”, parole che esprimono “la gioiosa certezza che il Signore, tenero Bimbo in braccio alla mamma, si è unito per sempre alla nostra umanità, al punto che essa non è più solo nostra, ma sua”.
Madre di Dio: è un dogma di fede, ma è pure un “dogma di speranza”: Dio nell’uomo e l’uomo in Dio, per sempre
“Se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani”
Ancora, aggiunge ancora il Pontefice, la maternità di Maria è “la via per incontrare la tenerezza paterna di Dio, la via più vicina, più diretta, più facile. Non dimentichiamo questo… La maternità di Maria è la via per incontrare la tenerezza paterna di Dio, la via più vicina, la più diretta, più facile,con questo che è lo stile di Dio: vicinanza, compassione, e tenerezza”. La Madre “ci conduce all’inizio e al cuore della fede, che non è una teoria o un impegno, ma un dono immenso, che ci fa figli amati, dimore dell’amore del Padre”. Dunque “accogliere nella propria vita la Madre non è una scelta di devozione, ma un’esigenza di fede”:
Se vogliamo essere cristiani, dobbiamo essere mariani, cioè figli di Maria
Riscoprire il volto femminile della Chiesa
“Di Maria – sottolinea il Papa – la Chiesa ha bisogno per riscoprire il proprio volto femminile: per assomigliare maggiormente a lei che, donna, Vergine e Madre, ne rappresenta il modello e la figura perfetta; per fare spazio alle donne ed essere generativa attraverso una pastorale fatta di cura e di sollecitudine, di pazienza e di coraggio materno”.
Guardare alle donne per trovare la pace
Ma anche il mondo “ha bisogno di guardare alle madri e alle donne per trovare la pace, per uscire dalle spirali della violenza e dell’odio, e tornare ad avere sguardi umani e cuori che vedono”.
E ogni società ha bisogno di accogliere il dono della donna, di ogni donna: di rispettarla, custodirla, valorizzarla, sapendo che chi ferisce una sola donna profana Dio, nato da donna
La Madonna del Latte
Papa Francesco, discostandosi dal testo scritto, invita a guardare a “quell’icona così tenera della Virgo Lactans”, la Madonna del Latte proveniente dall’Abbazia di Montevergine e posta al lato dell’altare durante la celebrazione: “Così è la mamma… Con quanta tenerezza ci accudisce ed è vicina a noi. Ci accudisce ed è vicina a noi”.
“Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio!”
Infine, il Vescovo di Roma chiede di affidare il nuovo anno alla Madre di Dio: “Consacriamole le nostre vite. Lei, con tenerezza, saprà dischiuderne la pienezza. Perché ci condurrà a Gesù e Gesù è la pienezza del tempo, di ogni tempo, del nostro tempo, del tempo di ognuno di noi”. Infatti, come è stato scritto, “non è stata la pienezza dei tempi a far sì che il Figlio di Dio fosse inviato, ma al contrario, l’invio del Figlio ha fatto scaturire la pienezza dei tempi”.
Sia quest’anno pieno della consolazione del Signore; sia quest’anno colmo della tenerezza materna di Maria, la Santa Madre di Dio
Una invocazione, quest’ultima, che il Papa chiede ai fedeli di proclamare per tre volte, tutti insieme
Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio!