Il Papa: fin dal primo giorno la guerra è una sconfitta, lottiamo con forza per la pace

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Al termine dell’udienza generale, Francesco invita ancora a non dimenticare “la martoriata Ucraina” ma anche Palestina, Israele, Myanmar e i tanti Paesi che sono in guerra. E ricorda che domani la Chiesa celebra sant’Antonio da Padova, predicatore e protettore dei poveri e dei sofferenti, chiedendo di seguirne l’esempio, diventando “testimoni credibili del Vangelo”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Oggi ci vuole la pace, la guerra sempre, fin dal primo giorno, è una sconfitta”. Papa Francesco chiede a tutti, ancora una volta, al termine dell’udienza generale di oggi, di non dimenticare “la martoriata Ucraina”, ma anche la Palestina, Israele, il Myanmar e i tanti Paesi che sono in guerra.  E rinnova il suo invito:

Preghiamo per la pace. Che il Signore ci dia forza per lottare sempre per la pace.

Il saluto ai fedeli di Frosinone, che festeggiano il patrono

Nel salutare i fedeli di lingua italiana, il Papa si era appena rivolto in particolare a quelli della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, accompagnati dal vescovo Ambrogio Spreafico, che celebrano il 1500.mo anniversario della morte del santo Pontefice Ormisda, patrono della città di Frosinone. Aveva salutato inoltre la “Volley Academy Piacenza” che si impegna “a promuovere un ambiente sportivo sicuro, in collaborazione con il servizio diocesano per la tutela dei minori”, e i partecipanti al Foro Accademico Sociale e Lavorativo dell’Industria dell’Energia, promosso da Scholas Occurrentes.

Sant’Antonio di Padova e la Parola che “sazia la mente”

Infine aveva ricordato che domani, 13 giugno, verrà celebrata la memoria liturgica di sant’Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa, augurandosi che “L’esempio di questo insigne predicatore, protettore dei poveri e dei sofferenti, susciti in ciascuno il desiderio di proseguire il cammino della fede e imitare la sua vita, diventando così testimoni credibili del Vangelo”. Di sant’Antonio, nato a Lisbona, ha parlato anche ai pellegrini di lingua portoghese, ricordando alcune sue parole: “Se leggi Gesù, egli ti sazia la mente”. Incoraggia quindi tutti “a meditare la Sacra Scrittura. In essa, Gesù ci rinvigorisce e illumina la nostra vita”.