Isabella Piro – Città del Vaticano
È la coralità il punto focale del discorso rivolto stamani da Papa Francesco, in Aula Paolo VI, ai partecipanti al pellegrinaggio ecumenico proveniente dalla Germania dal titolo “Con Lutero dal Papa” (“Mit Luther zum Papst”). Una coralità che riguarda non solo il “dire”, ma anche “l’ascoltare”, proprio come avviene in un coro:
All’inizio mi avete salutato con un canto comunitario. Cantare unisce. Nel coro, nessuno sta da solo: è importante ascoltare gli altri. Auspico questa disponibilità all’ascolto per la Chiesa. La stiamo imparando di nuovo nel processo sinodale.
Ascoltare la melodia di Dio nella nostra vita
Da qui, l’invito del Pontefice ad “ascoltare la melodia di Dio” nella vita, aprendo le orecchie ed il cuore a ciò che “il Signore ha composto” per ciascuno di noi. “Chi canta con cuore aperto – sottolinea il Papa – forse senza accorgersene tocca già il mistero di Dio”, cioè il suo Amore:
Prestate sempre ascolto alla melodia di Dio nella vostra vita. Così da molte voci si forma un canto. Anche così avviene l’ecumenismo, in Germania e in tante altre parti del mondo.
“Meglio tutti insieme”
In programma dal 23 al 30 ottobre, il pellegrinaggio ecumenico dalla Germania a Roma ha come motto “Meglio tutti insieme” (“Besser zusammen”). L’evento segue un progetto analogo svoltosi nel 2016 ed intitolato sempre “Con Lutero al Papa”, realizzato in preparazione al 500.mo anniversario della Riforma di Lutero (1517-2017). A proporlo, l’Ufficio per la Pastorale giovanile della diocesi di Magdeburgo e gli Uffici per la Pastorale dell’infanzia e della gioventù della Chiesa evangelica nella Germania centrale e della Chiesa evangelica in Anhalt.
In cammino dal conflitto alla comunione
Anche nell’ottobre 2016, il Papa aveva ricevuto in udienza in Vaticano partecipanti al pellegrinaggio che avveniva a ridosso del suo viaggio apostolico in Svezia, incentrato proprio sulla commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma. Un appuntamento ricordato dal Pontefice ai partecipanti di oggi, accompagnati dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani: “Alcuni di voi avevano già partecipato al pellegrinaggio cinque anni fa”, ha detto il Papa, “oggi invece si è aggiunto un buon numero di facce nuove”.
Cinque anni fa, Francesco aveva detto: “Rendiamo grazie a Dio perché oggi, luterani e cattolici, stiamo camminando sulla via che va dal conflitto alla comunione. (…) La vostra presenza così numerosa ed entusiasta è un segno evidente di questa fraternità, e ci riempie della speranza che possa continuare a crescere la reciproca comprensione”.