Chiesa Cattolica – Italiana

Il Papa: don Pozzoli fu “un grande apostolo”

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Tour di presentazioni in varie città italiane per il libro “Ho fatto cristiano il Papa” di Ferruccio Pallavera, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV). Il testo è una biografia di don Enrico Pozzoli, il missionario salesiano che ha battezzato Jorge Mario Bergoglio e che poi lo ha seguito nei primi anni del suo cammino cristiano. Papa Francesco, ricordando il suo educatore, più volte ha definito don Pozzoli, originario di Lodi, “un grande apostolo” e “un apostolo del confessionale”. Venuto a conoscenza nei mesi scorsi del fatto che era in corso la scrittura di un libro su don Pozzoli, Papa Francesco ha convocato lui stesso l’autore, Ferruccio Pallavera, offrendogli la propria testimonianza inedita, riportata nel volume, sulla figura umana e spirituale del salesiano lodigiano, attivo per ben 58 anni in Argentina, dove fu punto di riferimento per le migliaia di migranti italiani giunti in terra argentina in cerca di un futuro migliore: tra di loro anche i coniugi Bergoglio.

Le presentazioni del libro

La prima presentazione di “Ho fatto cristiano il Papa” è avvenuta il 10 novembre scorso ad Asti, diocesi originaria dei genitori di Bergoglio. Oggi, venerdì 12 novembre a Roma, si parla del volume presso la Pontificia Università Urbaniana, alla presenza del rettore dell’Urbaniana, Leonardo Sileo, del cardinal Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, dell’onorevole Lorenzo Guerini, ministro della Difesa e in passato sindaco di Lodi, e don Ángel Fernández Artime, rettore maggiore dei salesiani. Prossime tappe: domenica 14 novembre a Senna Lodigiana, paese natale di don Pozzoli e mercoledì 17 novembre a Lodi. In tutti gli eventi è presente l’autore del libro, Ferruccio Pallavera. Secondo Lorenzo Fazzini, responsabile editoriale della LEV, il libro su don Pozzoli può essere di valido aiuto per i giovani nel comprendere meglio le tappe del proprio cammino di fede.

“Ho fatto cristiano il Papa”. Questo volume ci riporta praticamente agli inizi del percorso cristiano di colui che poi è diventato Papa Francesco…

E’ la ricostruzione della vita e della figura spirituale di un sacerdote che è stato decisivo per l’educazione cristiana e umana di Jorge Mario Bergoglio. Lo ha detto il Papa stesso in diverse occasioni e lo ha raccontato anche l’autore. Don Enrico Pozzoli, missionario salesiano di Lodi, è stato per 58 anni in Argentina, a Buenos Aires e non solo, e in questa veste ha incontrato e conosciuto la famiglia Bergoglio. Ha sposato i genitori del futuro Papa e ha seguito l’educazione cristiana del piccolo Jorge Mario.

In che modo don Pozzoli ha ispirato Jorge Mario Bergoglio?

Penso a quella definizione che Papa Francesco ha dato a Milano durante l’incontro con i cresimati del 2017 quando si recò in visita alla diocesi ambrosiana. Lì parlo di questa figura come di un “grande apostolo del confessionale”. Quindi una persona da cui, probabilmente, Papa Francesco ha preso in dono il tratto umano della misericordia, dell’abbraccio verso la persona che si riconosce peccatrice, ma verso la quale il sacerdote, in rappresentanza di Dio Padre, rivolge il suo sguardo misericordioso. Ecco, penso che il tratto della misericordia di un ‘cristianesimo vicino’, e non di un ‘cristianesimo dogana’, come Francesco lo ha più volte chiamato, possa essere un po’ la cifra essenziale di questa figura.

Un sacerdote che poi ha educato colui che è diventato a sua volta sacerdote, ma poi anche arcivescovo di Buenos Aires, cardinale e Pontefice. Qual è il tratto essenziale di questo percorso?

Io penso che ci siano delle salde radici salesiane nella vocazione e nella spiritualità di Papa Francesco. Don Bosco era una persona di grande lavoro, di grande dedizione, di grande passione. Era un uomo abituato allo humour, molto proteso verso il prossimo, a incontrarlo in qualunque situazione, partendo dai più sfortunati, dai giovani abbandonati, senza futuro e senza istruzione. Ecco, penso che queste radici salesiane, su cui si è poi innestata ovviamente la pianta della Compagnia di Gesù che ha plasmato la figura del futuro Pontefice, possano trovare origine nella persona di Enrico Pozzoli, perché è stata veramente la figura che era abitudinaria nel frequentare la casa Bergoglio, nel parlare con i figli, nel parlare coi genitori, nel confessarli. E quindi questa sua spiritualità salesiana, sicuramente ha instillato un carisma che Papa Francesco ha poi sviluppato e fatto fiorire lunga tutta la sua vita.

“Ho fatto cristiano il Papa” è un libro, secondo lei, indirizzato in modo particolare ai giovani?

Sicuramente è interessante, perché mostra come un’educazione giovanile, come quella di Papa Francesco, può ancorarsi alla figura di un maestro spirituale e non bisogna avere paura di scegliersi una figura del genere, persone più adulte di riferimento. E proprio Francesco, nel racconto che ha fatto l’autore, appare come un ragazzo che era in ricerca spirituale. Ha avuto anche problemi di salute sui quali don Enrico è intervenuto con il suo sostegno. Don Pozzoli è quindi una figura che davvero mostra come una Chiesa vicino ai giovani può educare e rendere significativa la fede.

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