Il Papa: dolore per le stragi dei migranti a Melilla e in Texas

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

In questi ultimi giorni la cronaca riporta in primo piano la realtà dell’immigrazione al centro di due fatti drammatici che sollecitano  risposte da parte della comunità internazionale. Nel suo tweet di questa mattina, Papa Francesco scrive:

Ho appreso con dolore le notizie delle tragedie dei migranti in Texas e Melilla. Preghiamo insieme per questi nostri fratelli morti mentre inseguivano la speranza di una vita migliore; e per noi, perché il Signore ci apra il cuore e queste disgrazie non accadano più“.

Comece: fare chiarezza e rispettare la dignità umana

La tragedia a Melilla, al confine tra Marocco e Spagna, definita “una carneficina”, è di venerdì scorso: a causa della calca seguita al tentativo da parte di circa 1500 migranti africani di entrare nell’enclave spagnola, almeno 23 persone sono morte schiacciate. Sulla reazione brutale di respingimento delle forze dell’ordine di Rabat si concentrano le polemiche e le proteste da parte del governo algerino nei confronti del Marocco, accusato di svolgere un ruolo di polizia a difesa delle frontiere dell’Unione europea. L’uso indiscriminato della forza viene condannato dalla Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità Europea che in un comunicato chiede un’indagine indipendente e ribadisce la necessità di una gestione adeguata dei diritti dei migranti e dei rifugiati con l’identificazione dei richiedenti asilo legittimi.

Le reazione dei vescovi spagnoli 

Forte reazione anche da parte dei vescovi della sottocommissione per le migrazioni e la mobilità umana della Conferenza episcopale spagnola che chiedono di compiere “passi di umanizzazione” per affrontare questa nuova crisi. I presuli esprimono dolore per la perdita di vite umane, invitano le autorità a fare chiarezza sull’accaduto e ad adottare misure appropriate affinchè non si ripetano simili episodi.

La voce della società civile

Tante le organizzazioni della società civile nazionale e internazionale stanno alzando la loro voce, tra queste, in Italia, il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA): unanime la richiesta di un nuovo patto europeo che permetta alla persone di arrivare nel continente attraverso canali sicuri, come si sta sperimentando per i rifugiati ucraini. “I gravissimi fatti avvenuti a Melilla evidenzia in modo tragico, ancora una volta – si legge in un comunicato -, l’inadeguatezza e la mancanza di umanità e giustizia che caratterizzano la politica europea in materia di migrazioni. Alzare muri di fronte a chi migra per cercare libertà e una speranza decente di vita non può che produrre violazioni della legge e dei diritti e tragedie come quelle che accadono continuamente nel Mediterraneo, alle porte dell’Europa”.

La strage di migranti in Texas 

Un camion che diventa una bara per 46 migranti abbandonati a circa 240 chilometri dal confine con il Messico, insieme a sedici sopravvissuti è invece la macabra descrizione dell’episodio accaduto nella città texana di San Antonio la notte scorsa. Erano tutti stipati nell’automezzo ad una temperatura di circa 40 gradi. Indagini sono in corso affidate al Dipartimento di Sicurezza Nazionale dello Stato americano, tre gli arresti di altrettante persone di cui però non si conosce ancora il coinvolgimento in quella che è considerata la peggiore delle tragedie perpetrate dai trafficanti di esseri umani in territorio statunitense.