Il Papa: chi presume di essere grande non capirà mai l’amore di Dio

Vatican News

Migliaia di pellegrini e fedeli hanno partecipato all’Angelus per stringersi intorno al Successore di Pietro. Nella catechesi il monito di Francesco a mettere da parte orgoglio, presunzione e superbia e a farsi piccoli come i bambini. “Ecco l’atteggiamento giusto: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore e poi svilupparle nella vita attraverso gesti di bene”. Al termine l’annuncio del Concistoro per la creazione di nuovi cardinali, appello per la pace in Terra Santa

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

Quali sono i segni dell’agire di Dio nel mondo? I ciechi che riacquistano la vista, i lebbrosi purificati, i malati guariti, i peccatori perdonati, i morti resuscitati e ogni altro atto di amore che salva e libera e conforta e ristora. E’ così che Egli agisce, così si rivela, dice Francesco dalla finestra dell’Angelus davanti a una piazza piena di sole e di gente, mentre commenta il Vangelo del giorno in cui Gesù rende lode al Padre perché non si è manifestato ai dotti e ai sapienti piuttosto ai piccoli, i semplici, quelli cioè che hanno il cuore sgombro dalla presunzione e dall’amor proprio e che sanno stupirsi di fronte alla grandezza dell’amore, diversamente da quanti invece sono pieni di sé e guardano solo i propri interessi. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Dio ama, non fa spettacolo

Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. In altre parole, non riesce ad accogliere Dio come Padre chi è pieno di sé, orgoglioso, preoccupato solo dei propri interessi, convinto di non aver bisogno di nessuno.

E’ successo a Corazìn, Betsàida e Cafarnao, città ricche del tempo, spiega il Pontefice, dove davanti agli occhi della gente Gesù ha compiuto molte guarigioni, ma succede anche oggi, ogni volta che si resta sordi al Vangelo. Gli abitanti di quelle città hanno interpretato quei segni come “eventi spettacolari, utili per far notizia e alimentare le chiacchiere: esaurito l’interesse passeggero però, li hanno archiviati, magari per occuparsi di qualche altra novità del momento. Non hanno saputo accogliere le grandi cose di Dio”. I piccoli invece le sanno cogliere e accogliere.

Fotografare le opere di Dio e svilupparle come gesti di bene

I piccoli sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere. Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore!

Farci piccoli, ecco la via giusta per cogliere sempre quei gesti d’amore, segni della bontà di Dio, anche in mezzo alla marea quotidiana di notizie che ci sommerge, fotografare nella mente le sue opere, i miracoli di cui – incalza il Papa – la nostra vita è piena!

Di fronte ad essi, però, anche il nostro cuore può restare indifferente e diventare abitudinario, curioso ma incapace di stupirsi, di lasciarsi “impressionare”. Impressionare: è un bel verbo che fa venire in mente la pellicola di un fotografo. Ecco l’atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la “fotografia” di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi.

Concistoro il 30 settembre e appello per la Terra Santa

Dopo la preghiera mariana il Papa esprime vicinanza alla Terra Santa attraversata da disordini e proteste contro la riforma giudiziaria e i sanguinosi fatti di cronaca dei giorni scorsi nel nord della Cisgiordania con raid aerei su Jenin che hanno provocato 12 vittime palestinesi e un soldato israeliano. In occasione della Domenica del Mare, la giornata internazionale di preghiera che le Chiese dedicano ai marittimi e alle loro famiglie, Francesco rivolge il suo pensiero a quanti lavorano in mare, costretti per settimane e mesi a stare lontano da casa. Poi il saluto ad alcuni universitari ucraini con il rinnovato appello a far tacere le armi nel Paese dell’Est Europa. Saluti festosi ai polacchi in occasione del pellegrinaggio a Jasna Gòra a Częstochowa. Infine l’annuncio a sorpresa di un Concistoro per la creazione, il prossimo 30 settembre, di 21 nuovi cardinali. “La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa – afferma il Papa – che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”.