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Nell’ambito della sesta Giornata mondiale dei poveri, che si celebra domenica 13 novembre, Papa Francesco ha benedetto durante l’udienza generale una scultura, intitolata “Rifugio” che è stata realizzata per accendere i riflettori sul problema delle persone senza fissa dimora. L’opera è stata donata alla Famiglia vincenziana. Sono almeno 1,2 miliardi le persone, nel mondo, senza un luogo che possono essere definito casa. La scultura è in linea con la missione della “Campagna 13 Case”, un’iniziativa della famiglia vincenziana. Una famiglia che si ispira all’opera di San Vincenzo de’ Paoli, il quale “convocò tutti quelli che poteva, ricchi e poveri, umili e potenti e si servì di tutti i mezzi per ispirare in loro il senso del povero – immagine privilegiata di Cristo – e l’impulso ad aiutare tutti i poveri, direttamente ed indirettamente” (Costituzioni CM. Roma, 29 giugno 1984). Alla celebrazione ha preso parte monsignor Rino Fisichella, il quale ha anticipato che domenica prossima ci sarà un pranzo per i poveri, al quale probabilmente sarà presente anche Papa Francesco.
Rendere concrete le parole
La famiglia vincenziana ha dato vita anche alla FamVin Homeless Alliance, con l’obiettivo di eliminare le molteplici cause che costringono molte persone a vivere la condizione di senzatetto. Il coordinatore di questo organismo, Mark McGreevy, ha dichiarato che l’obiettivo della Campagna 13 Case “è quello di ospitare 10.000 persone in tutto il mondo, nei 160 Paesi in cui opera la famiglia vincenziana. Si tratta del primo passo di un piano ambizioso che intende cambiare la vita” di molte persone senzatetto. Padre Tomaž Mavrič, superiore generale della Congregazione della missione di San Vincenzo de’ Paoli e delle Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, ha poi aggiunto: “è significativo come, 400 anni dopo che il nostro fondatore San Vincenzo de’ Paoli ha fornito 13 case per i bambini abbandonati a Parigi, l’Alleanza della famiglia vincenziana per le persone senza dimora possa commemorare questo evento del passato costruendo case simili per i senzatetto in diversi Paesi del mondo. Come disse San Vincenzo: dobbiamo rendere concrete le nostre parole”.