Questa mattina la Facoltà di Teologia dell’Università di Trnava, in Slovacchia, ha conferito il dottorato honoris causa allo scrittore e biofisico argentino e rettore del Seminario Rabinico Latinoamericano di Buenos Aires, amico di vecchia data di Francesco, che gli ha inviato una lettera per complimentarsi del titolo accademico e ricordare il suo impegno nel dialogo interreligioso
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Si è voluto congratulare con una lettera Papa Francesco con il rabbino Abraham Skorka, argentino, al quale questa mattina la Facoltà di Teologia dell’Università di Trnava, in Slovacchia, gestita dai gesuiti, ha conferito il dottorato honoris causa per il contributo al progresso del dialogo tra ebrei e cristiani e interreligioso e per la promozione della tolleranza nei campi della scienza e dell’educazione. Nella missiva, letta durante la cerimonia, Francesco esprime gratitudine all’amico di vecchia data per il suo impegno e per avere influenzato positivamente, nei 42 anni di attività pedagogica ed accademica, “due generazioni di rabbini, come anche teologi cattolici e protestanti, rispettando pienamente gli aspetti accademici della teologia”.
Gli incontri fra cristiani ed ebrei aprono a relazioni feconde
“Anch’io ho sperimentato il tuo dono di amicizia e saggezza, per il quale ringrazio il Signore”, scrive il Papa al rabbino Skorka, ricordando i momenti trascorsi insieme in fruttuose conversazioni e le riflessioni sull’amicizia nel dialogo interreligioso, poi pubblicate. Il pensiero di Francesco va anche “alla memorabile visita in Slovacchia nel 2021 e all’incontro con la comunità ebraica in piazza Rybné, a Bratislava, dove erano presenti anche molti cattolici”. Eventi che “aprono la porta allo sviluppo di relazioni reciproche feconde” li definisce il Papa, che ritiene significativo il riconoscimento dell’alta onorificenza accademica da parte dell’università di Trnava, città, quest’ultima, “dalla storia dolorosa per il popolo ebraico”. Per questo Francesco vede la presenza dell’amico rabbino nell’ateneo slovacco come “un gradito simbolo di un nuovo capitolo della storia, del quale il nostro mondo ha un disperato bisogno”.
Vivere in modo autentico la propria fede e rispettare i diritti umani
Il Papa evidenzia che “nel corso dei secoli la fede è stata spesso strumentalizzata per raggiungere fini politici o economici, che possono servire solo a sminuire l’apprezzamento dei valori religiosi” e rileva che invece Skorka,ha “sempre cercato di sottolineare che vivere in modo autentico la propria tradizione religiosa e rispettare i diritti umani non dovrebbero essere in conflitto”. “Inoltre hai giustamente cercato di dimostrare che le persone di fede possono e devono difendere i diritti umani in tutte le situazioni della vita”, aggiunge Francesco, auspicando “che l’impegno per il dialogo, la giustizia e la pacifica coesistenza caratterizzi sempre più i rapporti tra tutti gli uomini e le donne, qualunque sia la loro religione” e infine che la “gioiosa occasione” del conferimento del dottorato honoris causa al rabbino Skorka “rafforzi in modo particolare il dialogo tra ebrei e cristiani e quello interreligioso”.