Adriana Masotti – Città del Vaticano
“Mi unisco a Lei, al clero e ai fedeli presenti, nell’invocare dal Padre, fonte di ogni bene, abbondanti benedizioni celesti sulla Sua persona e sul suo ministero”. Lo scrive Papa Francesco in un telegramma, firmato di suo pugno, inviato a monsignor Polycarpos Stavropoulos, nuovo Metropolita ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale, in occasione della cerimonia di intronizzazione che si è svolta stamattina nella chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia. Il Papa prosegue scrivendo: “Confido che insieme, cattolici e ortodossi, possiamo impegnarci generosamente al servizio dei più deboli, specialmente in questo tempo di pandemia, trasformando, con l’aiuto di Dio, la comunione che già ci unisce in una piena unità visibile”.
Il servizio alla Chiesa
Alla proclamazione ufficiale è seguito il discorso del Metropolita Polycarpos, che ha salutato e ringraziato gli intervenuti, ha rivisitato le tappe del suo percorso a servizio della Chiesa di Cristo. Un percorso che lo aveva già condotto, dopo l’ordinazione diaconale e presbiterale ad opera del futuro Patriarca Bartolomeo, ad una lunga esperienza in Italia come Vicario Generale e anche del compianto predecessore, il Metropolita Gennadios, nonchè a ricoprire la carica di Metropolita di Spagna e Portogallo. Il Metropolita ha illustrato infine, con intensità e grande afflato pastorale, i punti del suo programma come pastore al servizio della Chiesa Ortodossa italiana.
La cerimonia
Monsignor Polycarpos succede al Metropolita Zervos Gennadios, scomparso nell’ottobre 2020 ed è stato eletto lo scorso 14 gennaio dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa in Italia, giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che ha la sua sede a Venezia. Alla cerimonia erano presenti il Metropolita di Austria e Ungheria Arsenio, rappresentante Patriarcale e il Metropolita di Cirenia in Cipro Crisostomo. Sono intervenuti anche monsignor Franco Moraglia, Patriarca di Venezia, monsignor Brian Farrell, segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani, che ha recato il messaggio augurale di Papa Francesco, e monsignor Ambrogio Spreafico, in rappresentanza dei vescovi italiani. Presenti anche il vescovo della Chiesa Copta Giovanni; Costantino Vlassis, viceministro degli Esteri, in rappresentanza del governo di Grecia; e ancora il prefetto Michele di Bari, capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del ministero degli Interni italiano; gli ambasciatori della Grecia rispettivamente presso l’Italia e la Santa Sede, Teodoro Passas e Panos Kalogeropoulos, nonché i consoli di Grecia e Cipro; e poi numerosi sacerdoti dell’Arcidiocesi, insieme a rappresentanti delle comunità, parrocchie e associazioni, nonché tanti fedeli.
Il messaggio del cardinale Koch
Parole di stima sono contenute nel messaggio che ha inviato il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani. Il porporato ricorda l’importanza di lavorare insieme “nell’annuncio della Parola di Dio, nell’educazione delle nuove generazione e nel servizio ai più bisognosi” per “un reale ed efficace contributo al cammino verso il pieno ristabilimento della comunione tra le nostre Chiese”.