Adriana Masotti – Città del Vaticano
Il messaggio di Papa Francesco, indirizzato al superiore generale della Congregazione, padre Joachim Rego, arriva all’apertura del Congresso a cui daranno il loro contributo un centinaio di studiosi non solo di fede cristiana, ma anche di altre espressioni religiose come l’islam. Al centro del confronto la Croce, la salvezza dunque portata all’umanità da Gesù, in rapporto a un mondo multireligioso e multiculturale.
L’amore di Dio raggiunge le nostre fragilità
Salutando i partecipanti, il Papa ricorda quello che era il desiderio, 300 anni fa, del fondatore dei Passionisti, San Paolo della Croce e cioè “adoperarsi affinché il Mistero pasquale, centro della fede cristiana e carisma della Famiglia religiosa passionista, venga irradiato e diffuso, in risposta alla Carità divina e per venire incontro alle attese e alle speranze del mondo”. E parlando dell’amore di Cristo Francesco afferma:
Contemplando il Crocifisso, vediamo ogni dimensione umana abbracciata dalla misericordia di Dio. Il suo amore kenotico e compassionevole tocca, attraverso la Croce, i quattro punti cardinali e raggiunge le estremità della nostra condizione, congiungendo in modo inscindibile il rapporto verticale con Dio e quello orizzontale con gli uomini, in una fraternità che la morte di Gesù ha definitivamente reso universale.
Profondità di pensiero e umiltà di cuore
La salvezza portata da Cristo viene dalla Croce, “dalla debolezza della Croce”, sottolinea Francesco, e questo insegna alla teologia la necessità di coniugare “l’altezza del pensiero all’umiltà del cuore”.
Di fronte al Crocifisso, essa è pure invitata a rivolgersi alla condizione più fragile e concreta dell’uomo e a rinunciare a modalità e intenti polemici, condividendo con animo lieto la fatica dello studio e ricercando con fiducia i preziosi semi che il Verbo sparge nella pluralità frastagliata e talvolta contraddittoria della cultura.
La Croce, osserva il Papa, rivela la sua attualità ed efficacia anche “in un frangente, quale quello contemporaneo, caratterizzato da mutamenti rapidi e complessi”, è utile quindi ciò che si propone il Congresso: declinare la sapienza della Croce nei vari ambiti culturali e sociali odierni per promuovere nuovi scenari di un’evangelizzazione “fedele allo stile di Dio e vicina all’uomo”.
E’ l’auspicio che Papa Francesco rivolge all’iniziativa, augurando ai partecipanti “fecondi confronti teologici, culturali e pastorali” sotto la protezione della Vergine Maria e di San Paolo della Croce.