Francesco, come in ogni viaggio apostolico, durante il volo di andata ha salutato uno ad uno i cronisti delle testate internazionali che lo accompagnano in questa trasferta nella città francese che, ha detto al microfono, “è la porta e la finestra sul Mediterraneo”. Commentando la situazione di questi giorni a Lampedusa e altre zone d’approdo, dove si registrano continui sbarchi, ha espresso il dolore per la “crudeltà” che subiscono molte persone migranti
Vatican News
“Spero di avere il coraggio di dire tutto quello che voglio dire”. È l’auspicio personale che Papa Francesco condivide con i circa 70 giornalisti che lo accompagnano nel 44.mo viaggio apostolico a Marsiglia, dove il Pontefice partecipa all’evento “Rencontres Méditerranéennes” dedicato al tema delle migrazioni. Prendendo il microfono durante il volo di andata, Francesco ha detto: “Buon pomeriggio a tutti e grazie per essere venuti, vi auguro un bel lavoro. Sarà poco tempo ma tante cose in questa città che è la porta, la finestra, è tutto… sul Mediterraneo. Grazie”.
Dolore per la mancanza di umanità
Come sempre nelle sue trasferte, il Papa ha salutato uno ad uno tutti i cronisti e cameraman delle testate internazionali. A chi gli ricordava la situazione di questi giorni a Lampedusa e in altre zone di approdo in cui si registrano numerosi sbarchi di migranti, il Papa ha sottolineato che è una “crudeltà” ciò che sta accadendo, oltre che una terribile “mancanza di umanità”. Il Papa ha anche espresso il suo dolore dinanzi alla foto mostratagli di una mamma migrante con il figlio, dolore per tanti come questa donna trattenuti nei “lager” della Libia e poi messi su imbarcazioni nel mare, esposti a molteplici rischi.
Una preghiera per l’artista Botero
Sempre durante il giro dei saluti in aereo, il Pontefice ha pregato per il noto artista colombiano Fernando Botero, morto qualche giorno fa. La figlia dell’artista, Lina Botero, ha inviato al Papa un videomessaggio tramite un giornalista colombiano; Francesco lo ha visto e ascoltato e poi ha assicurato le sue preghiere alla famiglia.