Con il motu proprio di Francesco “Munus Tribunalis” vengono stabilite alcune modifiche tecnico-lessicali alle norme che reggono il Supremo Tribunale che dirime le contese sorte per gli atti di potestà amministrativa ecclesiastica
Vatican News
Papa Francesco ha pubblicato un motu proprio con il quale adegua e armonizza la legge propria del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica con la riforma della Curia attuata dalla Costituzione “Praedicate Evangelium”. La legge della Segnatura, che viene leggermente ritoccata con cambiamenti lessicali, era stata promulgata da Benedetto XVI nel giugno 2008.
«Nell’esercizio della funzione di Supremo Tribunale della Chiesa – scrive Francesco nella premessa – la Segnatura Apostolica si pone al servizio del supremo ufficio pastorale del Romano Pontefice e della sua missione universale nel mondo. In questo modo, dirimendo le contese sorte per un atto di potestà amministrativa ecclesiastica, il Supremo Tribunale provvede al giudizio di legittimità sulle decisioni emanate dalle istituzioni curiali nel loro servizio al Successore di Pietro e alla Chiesa universale».
I cambiamenti riguardano la sostituzione del termine “chierici” con “presbiteri” all’art. 1 della legge propria; la sostituzione della parola “Dicastero” con la parola “Tribunale” all’art. 3 e con la parola “Segnatura Apostolica” all’art. 32; la sostituzione dell’espressione “emessi dai Dicasteri della Curia Romana” con l’espressione “emessi dalle Istituzioni curiali” all’art. 34; la sostituzione dell’espressione “promuovere e approvare l’istituzione dei tribunali interdiocesani” con l’espressione “approvare l’erezione di tribunali di ogni genere costituiti dai vescovi di più diocesi” all’art. 35; la sostituzione del termine “Dicastero” con “Istituzione curiale” agli articoli 79, 80, 81, 92 e 105.