Videomessaggio di Francesco a ragazzi e ragazze che parteciperanno o seguiranno a distanza la Giornata Mondiale della Gioventù dei primi di agosto a Lisbona: “Il medico mi ha detto che posso partire, non vedo l’ora”. In un altro filmato il Pontefice incoraggia tutti coloro che stanno lavorando alla preparazione del grande evento: “Non siete i protagonisti, ma lo rendete possibile. Grazie per non esservi fatti sedurre dal ‘canto delle sirene’ che criticano ma non sanno presentare progetti validi”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
“Alcuni pensano che per via della malattia non posso andare, ma il medico mi ha detto che posso, quindi sarò con voi. Avanti, giovani!”. Nella stessa mattina in cui durante l’udienza alla Roaco ha parlato di un po’ di fastidi derivanti dalla recente operazione di laparotomia, il Papa invia un messaggio a ragazzi e ragazze di ogni continente che dall’1 al 6 agosto prossimi si riuniranno tutti a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù e li rassicura sulla sua presenza al grande evento. Mostrando lo zainetto grigio con il kit che verrà distribuito ai pellegrini, afferma:
“Mancano 40 giorni, come una Quaresima, all’incontro di Lisbona. Io sono pronto! Ho già tutto, non vedo l’ora di andare!”.
Pregate per quelli che riducono la vita a delle idee
Il Papa parla ai giovani – sia quelli indaffarati nei preparativi per il viaggio, sia coloro che seguiranno l’appuntamento mondiale a distanza – in un videomessaggio registrato oggi, 22 giugno, durante l’udienza in Vaticano al vescovo Américo Manuel Alves Aguiar, ausiliare di Lisbona e presidente della Fondazione Gmg. L’organizzazione della Giornata Mondiale ha diffuso due filmati: uno indirizzato ai partecipanti, l’altro a coloro che sono impiegati ormai da mesi per mettere a punto organizzazione, accoglienza, sistemazione dei pellegrini.
“La Giornata è un punto di attrazione per tutti. In questo momento è il punto a cui dobbiamo guardare. A cui dovete guardare voi giovani”, scandisce il Papa. “Avanti, giovani!”, incoraggia, aggiungendo: “Non ascoltate quelli che riducono la vita a delle idee. Poveri. Hanno perso la gioia della vita e la gioia dell’incontro. Pregate per loro”.
I tre linguaggi
Ai ragazzi Francesco chiede ancora una volta, come già in altri incontri con le nuove generazioni, di approcciarsi alla vita con “i tre linguaggi”: “Il linguaggio della testa, quello del cuore e il linguaggio delle mani”.
Il linguaggio della testa per pensare chiaramente a quello che sentiamo e facciamo. Il linguaggio del cuore per sentire bene, profondamente, quello che pensiamo e facciamo. Il linguaggio delle mani per realizzare quello che sentiamo e pensiamo.
“Avanti, coraggio. Ci vediamo a Lisbona!”, è il suo saluto finale.
Il grazie ai “lavoratori”
Parlando in un altro videomessaggio ai “trabalhadores“, i “lavoratori” della Gmg, il Papa esprime anzitutto la sua gratitudine: “Grazie. So che state spendendo ore e ore di lavoro per rendere possibile tutto questo. E questa non è la parte peggiore. La più difficile verrà dopo, quando durante la Giornata dovrete mantenere le strutture di ordine, salute, cibo, pulizia, tante cose che sono necessarie. Non apparite come protagonisti della GMG, ma siete voi che la rendete possibile”.
La GMG non può essere realizzata senza il vostro lavoro. Per questo vi dico grazie, grazie per essere semi. Siete come semi, germoglierete dal basso. Non si vede, ma nascerà il frutto.
Incoraggiamento
“Grazie per aver aiutato questa organizzazione. Grazie per la vostra generosità.”, ripete il Vescovo di Roma. Infine un’ultima parola di incoraggiamento: “Grazie per non esservi fatti sedurre dal canto delle sirene. L’unica cosa che sanno fare è criticare gli altri e non sono capaci di presentare un progetto valido. Grazie, grazie, grazie!”.
Papa Francesco, come confermato dalla Sala Stampa vaticana, sarà a Lisbona dal 2 al 6 agosto prossimi. Il 5 è prevista una tappa al Santuario mariano di Fatima: un ritorno, dopo il viaggio del 2017 in occasione del centenario delle apparizioni mariane ai tre pastorelli. Di una dei tre, suor Lucia dos Santos, custode del “terzo Segreto”, mortan nel 2005, il Papa ha riconosciuto proprio oggi le virtù eroiche. Diventa quindi venerabile.