Il grido di Gaza: “Sembra che sia la fine per le persone che vivono qui”

Vatican News

“Per favore, aiutateci a fermare questa follia, le persone vengono uccise ogni secondo, non c’è acqua, non c’è elettricità. Respiriamo a fatica”, “Chiedete loro di finirci in fretta”. Questi sono alcuni dei messaggi inviati al mondo da Gaza, letti a Vatican news da Cristina Milano, membro dello staff UNRWA in Giordania

By Sr. Nina Benedikta Krapić, VMZ and Linda Bordoni

“Non sappiamo più chi è vivo e chi è stato ucciso a Gaza. Ci stanno mettendo troppo tempo. Chiedete loro, per favore, di finirci tutti. Il mondo sarà sicuramente un posto migliore senza Gaza e la sua gente”.

Questo è solo uno dei tanti messaggi strazianti inviati dalla Striscia di Gaza assediata, dove le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti dopo che sono falliti gli sforzi diplomatici per organizzare un cessate il fuoco che permettesse ai possessori di passaporti stranieri di uscire e agli aiuti di entrare.

Ad inviarli ai colleghi di Amman è il personale rimasto a Gaza dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente. Almeno 14 membri dello staff dell’agenzia Onu sono rimasti uccisi dai bombardamenti, che domenica scorso sono stati i più pesanti

Vatican News, attraverso Cristina Milano, consulente per le politiche delle risorse umane dell’UNRWA è in grado di condividere alcune delle parole di disperazione e degli appelli alla preghiera dei residenti di Gaza che stanno lottando per sopravvivere.

Ascolta i messaggi da Gaza in inglese letti da Cristina Milano dell’Unrwa

Per favore, aiutateci a fermare questa follia

“Titolo: Addio. Le vostre preghiere, per favore. Cari colleghi, vi ringrazio per l’enorme sostegno e le preghiere che voi e tutti i colleghi ci avete dato nell’ultima settimana. Ma con rammarico devo dire che le cose stanno peggiorando. L’elettricità e l’acqua sono ora completamente ferme con l’interruzione del carburante per i generatori privati. Dopo quest’ultima grossa esplosione, sono costretto a lasciare la mia casa per recarmi nelle vicinanze. Purtroppo, un volantino distribuito dagli aerei d’attacco dice che stanno pianificando ulteriori distruzioni di massa nel governatorato settentrionale, che è il più vicino a loro, con circa 1 milione di abitanti, e dove vivo io. Le cose non sono chiare (…), potrei partire da un momento all’altro stanotte ma non so dove andare. Dipendo interamente dalla guida di Dio. Sono appena riuscito a caricare il telefono per alcuni minuti dal sistema solare di un vicino. Quindi, per favore, ti prego di mandare una mail per mio conto chiedendo scusa ai colleghi a cui chiedo di gestire degli affari di lavoro e qualche messaggio. Vi ringrazio per le vostre preghiere e il sostegno, e a tutti voi, che so che – dentro e fuori – sostenete questa causa civile umanitaria: per favore aiutateci a fermare questa follia. Saluti e Arrivederci a tutti.

Il mondo ci ha lasciati soli

“Il mondo ci ha lasciati soli. Le persone vengono uccise ogni secondo. Le nostre case sono distrutte. Niente acqua, niente elettricità. E tutti i bisogni umani fondamentali non ci sono. Respiriamo a fatica”.

Sembra la fine per chi vive qui

“L’odore di esplosivo riempie l’aria, dentro e fuori le case. Sembra che sia la fine per le persone che vivono qui”.