Deborah Castellano Lubov e Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Quando domenica 29 maggio, Solennità dell’Ascensione del Signore, Papa Francesco annuncia un Concistoro per la creazione di nuovi 21 nuovi cardinali, il prefetto della Congregazione del Clero, il coreano Lazzaro You Heung-sik, si trova in un santuario mariano, a Zagabria, per pregare. Il suo telefono continua a squillare. Poi un amico gli riferisce che il Papa dopo il Regina Caeli ha pronunciato il suo nome tra quelli dei nuovi porporati.
In una intervista rilasciata a Vatican News il futuro cardinale ricorda quei momenti con queste parole: “Ho spento il telefonino. Poi io e il mio amico abbiamo recitato il Rosario. Non sono degno ma il Papa mi ha nominato. Sono uno strumento al servizio della Chiesa e del Santo Padre”. Il prefetto della Congregazione del Clero si sofferma in particolare sulle sfide legate al sacerdozio: “È un grande dono di Dio”. Nel mondo, aggiunge monsignor Lazzaro You, ci sono tanti sacerdoti che sono degli “eroi”, tanti parroci e missionari al servizio del popolo di Dio. È impossibile, conclude, pensare la Chiesa senza sacerdoti.
Affidamento a Maria e ai martiri coreani
Come si ricorda sul sito del Dicastero per il Clero, monsignor Lazzaro You Heung-sik sente questa chiamata anche come “una possibilità che offerta per amare di più, per camminare insieme e per realizzare quanto è richiesto dalla nuova Costituzione apostolica Predicate Evangelium”. Il futuro porporato chiede a tutti di accompagnarlo con la preghiera e in un breve testo pubblicato il 30 maggio, all’indomani dell’annuncio del Concistoro, aggiunge queste parole: “Mi affido a Maria Santissima e ai martiri coreani, la cui testimonianza mi spinse ad abbracciare la fede cristiana e mi incoraggiò ad accogliere la chiamata a seguire Gesù. Possa imparare da loro lo Spirito del servizio fino all’offerta della vita”.