Chiesa Cattolica – Italiana

Il dolore di Francesco per le vittime del tragico incidente a Mestre

In un telegramma a firma del segretario di Stato Parolin e inviato al patriarca di Venezia Moraglia, il Papa assicura la sua “affettuosa vicinanza” alle famiglie dei morti nel disastro del bus pieno di turisti, tra cui bambini, precipitato martedì sera, 3 ottobre, da un cavalcavia a Mestre. Dal Pontefice anche una preghiera per i feriti

Vatican News

Ha suscitato dolore nel cuore del Papa la notizia del grave incidente stradale avvenuto nei giorni scorsi a Mestre, nel quale hanno perso la vita numerose persone, tra cui bambini. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato al patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, il Pontefice invia la sua “affettuosa vicinanza alle famiglie di quanti sono morti così tragicamente” e assicura “una speciale preghiera di suffragio”. “Mentre implora il conforto della fede”, il Papa – si legge nel telegramma – “ invoca dal Signore pronta guarigione per i feriti”.

Identificate le vittime

Martedì sera, 3 ottobre, un bus pieno di turisti è precipitato da un cavalcavia a Mestre dopo aver divelto il guardrail. Secondo i dati della prefettura di Venezia, sono 21 le vittime: si tratta di nove cittadini ucraini, 4 romeni, 3 tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e l’unico italiano, l’autista del bus, un trevigiano di 40 anni. Quanto ai feriti, al momento sono state identificate 13 delle 15 persone ricoverate negli ospedali: cinque cittadini ucraini, quattro tedeschi, due spagnoli, un croato e un francese. Gli ultimi due feriti, sui quali sono invece ancora in corso gli accertamenti, dovrebbero essere un cittadino ucraino e un tedesco. In serata la Regione Veneto ha diffuso il bollettino aggiornato al tardo pomeriggio: dei 15 ricoverati 12 sono adulti e 3 minorenni. Dieci si trovano in terapia intensiva. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio stradale plurimo, per il momento senza indagati. Al momento non c’è ancora una ricostruzione che possa stabilire con certezza le cause dell’incidente.

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